Null Rara figura protettiva 
Bateba ti Bala, attribuita all'etnia Lobi, Burkina …
Descrizione

Rara figura protettiva Bateba ti Bala, attribuita all'etnia Lobi, Burkina Faso/Ghana/Costa d'Avorio, probabilmente XIX secolo, stele di testa in legno duro scuro, testa maschile con tratti del viso e berretto leggermente stilizzati, montata su una base più tarda, tracce di età, vecchia infestazione di anobia, h 45 cm. Provenienza: Collezione P. Loebarth (1941-2015), Hamelin; Bonham's London (1992); Michael Pennie (1936-2019), Gran Bretagna; Wooley & Wallis, Gran Bretagna (2015), Collezione Rainer Greschik, Berlino; Collezione C.K., Brandeburgo.

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Rara figura protettiva Bateba ti Bala, attribuita all'etnia Lobi, Burkina Faso/Ghana/Costa d'Avorio, probabilmente XIX secolo, stele di testa in legno duro scuro, testa maschile con tratti del viso e berretto leggermente stilizzati, montata su una base più tarda, tracce di età, vecchia infestazione di anobia, h 45 cm. Provenienza: Collezione P. Loebarth (1941-2015), Hamelin; Bonham's London (1992); Michael Pennie (1936-2019), Gran Bretagna; Wooley & Wallis, Gran Bretagna (2015), Collezione Rainer Greschik, Berlino; Collezione C.K., Brandeburgo.

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Maschera di animale di grandi dimensioni agbanabo. Igala, Nigeria. H 48 cm. Pubblicata ed esposta! Illustrato in: K.-F. Schaedler, Encyclopedia of African Art and Culture, (2009), p. 281. Esposizione: 2010 presso la Galerie Pixis, Monaco di Baviera, Kurfürstenstraße. Gli Igala sono un grande gruppo etnico che vive a sud-est della confluenza dei fiumi Niger e Benue e conta circa 400.000 persone. In due giorni all'anno - uno nella stagione delle piogge e uno nella stagione secca - gli Igala onorano i loro antenati che vivono nella terra dei morti. Questi giorni sono chiamati Ote Egu, letteralmente bevande per gli spiriti, e tutte le maschere ancestrali appaiono e danzano. Esistono anche alcune maschere reali, la più importante delle quali consiste in un costume in tessuto decorato con vari emblemi applicati, ancora una volta con interessanti motivi tratti dagli abiti rituali dei Jukun. La rarissima maschera a elmo qui proposta ha la forma di una testa di babbuino con il tipico muso allungato e gli occhi cerchiati di bianco. L'acconciatura consiste in una massa nera in cui - come per le maschere di concezione umana - venivano inseriti dei chicchi di abrus (ne esistono ancora pochi). Finora è stata pubblicata solo un'altra maschera di babbuino. È stata registrata in situ a Idah, la capitale degli Igala, da Kenneth Murray nel 1949, anch'essa con gli occhi cerchiati di bianco. Maschere di scimmia si trovano occasionalmente anche presso altri gruppi etnici africani, come gli Hemba nella R.D. Congo (soko mutu), ma questa specie è probabilmente una replica fisionomica di uno scimpanzé. Per il resto, le maschere di babbuino non sono note in nessun altro gruppo etnico africano e anche tra gli Igala compaiono solo in occasione di alcune mascherate, le feste per i morti.