Jacques Hupin HUPIN, JACQUES
attivo a Roma a metà del XVII secolo

Titolo: Natur…
Descrizione

Jacques Hupin

HUPIN, JACQUES attivo a Roma a metà del XVII secolo Titolo: Natura morta con tappeto turco, piatto con pesche e vaso scolpito. Tecnica: Olio su tela. Montaggio: Relegato. Misura: 81 x 97,5 cm. Cornice: Incorniciato. Certificato: Gianluca Bocchi, Casalmaggiore, dicembre 2023, disponibile in copia. Provenienza: Proprietà privata, Germania. Il presente dipinto è quasi certamente opera del pittore francese Jacques Hupin, un artista non citato nelle fonti storiche dell'arte e di cui non si hanno dati biografici certi, ma la cui presenza in Italia è documentata da una natura morta conservata al Musée du Louvre con l'iscrizione "J. Hupin fec. in Rome". Lo storico dell'arte Jacques Bousquet riferisce, senza poterlo provare, di aver trovato tracce della mano dell'artista in una natura morta del 1649. Ciò lo porta a concludere che Hupin conosceva le opere di Francesco Noletti, detto "Maltese" - una tesi plausibile in quanto l'impostazione delle sue nature morte è chiaramente ispirata a Noletti (la descrizione precisa e illusionistica di imponenti tappeti turchi è al centro della scena). L'esecuzione meticolosa con spessi fili di colore è sostenuta da sensazioni tattili che si ritrovano con grande efficacia solo in questi due artisti. Per valutare correttamente l'influenza dei dipinti di Noletti su Jacques Hupin e altri artisti transalpini, non bisogna trascurare il fatto che i suoi quadri erano molto popolari sul mercato e presso i collezionisti francesi prima e dopo la sua morte. Rispetto al pittore maltese, Hupin tende ad aumentare il volume dei tappeti e a farli ricadere pesantemente a terra con ampie pieghe a strati sovrapposti, sminuendo così l'effetto decorativo delle frange intrecciate e sospese nel vuoto. In generale, Hupin satura lo spazio dei suoi dipinti con oggetti o lascia sullo sfondo un'oscurità impenetrabile, senza ricorrere a tende che, quando sono presenti, hanno una funzione accessoria o irrilevante. Una particolarità di questo pittore, che non si ritrova nelle opere di altri artisti attivi a Roma, è la rappresentazione di tappeti turchi ordinatamente piegati accanto a tappeti aperti. Il soggiorno di Jacques Hupin in Italia probabilmente non durò a lungo e l'artista tornò in patria, dato che non sono state trovate molte tracce significative del suo soggiorno romano. Gli oggetti che arricchiscono le sue composizioni, come vasi, anfore, staffe metalliche, oggetti in vetro e orologi in metallo cesellato, testimoniano uno spiccato gusto francese. Si tratta di manufatti preziosi simili a quelli presenti nei dipinti di Meiffren Conte (1630-1705). Spese di spedizione stimate per questo lotto: Disposizione dopo l'asta. Spiegazioni del catalogo Jacques Hupin 17° secolo. Antichi maestri Incorniciato Natura morta Pittura Frutti

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