Null PRL ( o PPL)*** Scuola italiana 1517. 
La nascita della Vergine. 
Pannello …
Descrizione

PRL ( o PPL)*** Scuola italiana 1517. La nascita della Vergine. Pannello in legno di tiglio con cinque tavole, non rivestito di parquet (rinforzi a farfalla). Altezza 208,5 - L 143 cm (mancante e danneggiato) Provenienza: collezione catalana. Il soggetto della Nascita della Vergine, spesso raffigurato durante il Rinascimento, era utilizzato per descrivere una scena di interno familiare, a differenza della Natività di Cristo, che è ambientata in una grotta. Gli esempi più noti, precedenti al nostro pannello, sono quelli di Domenico Ghirlandaio (1490 circa) e Andrea del Sarto (1514) a Firenze. L'antico letto con testiere a volute è sormontato da un baldacchino di tende verdi. Sant'Anna ha appena è sorretta dal marito Gioacchino e dalle ancelle. In basso, in primo piano, si vede Maria Maria in una culla decorata con volute, con la levatrice che la svela; un pannolino arrotolato è caduto a terra. È circondata da due fanciulle canore in piedi, direttamente ispirate alle cariatidi dipinte da Raffaello e dalla sua bottega sul basamento della sala di Eliodoro in Vaticano (1511-1514). Datata 1517, questa grande pala d'altare è quindi in linea con le ultime creazioni romane contemporanee e mostra le caratteristiche del primo manierismo: assenza di prospettiva, horror vacui, prestito dai modelli di Raffaello. Il tono verde oliva si ritrova in diversi dipinti del maestro e di Giulio Romano dello stesso periodo. La tipologia delle figure rivela anche un rapporto stilistico con due loro allievi: Giovan Francesco Penni (detto il Fatore) e soprattutto Raffaellino del Colle. Esperto: Gabinetto Turquin, sig. Stéphane Pinta.

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PRL ( o PPL)*** Scuola italiana 1517. La nascita della Vergine. Pannello in legno di tiglio con cinque tavole, non rivestito di parquet (rinforzi a farfalla). Altezza 208,5 - L 143 cm (mancante e danneggiato) Provenienza: collezione catalana. Il soggetto della Nascita della Vergine, spesso raffigurato durante il Rinascimento, era utilizzato per descrivere una scena di interno familiare, a differenza della Natività di Cristo, che è ambientata in una grotta. Gli esempi più noti, precedenti al nostro pannello, sono quelli di Domenico Ghirlandaio (1490 circa) e Andrea del Sarto (1514) a Firenze. L'antico letto con testiere a volute è sormontato da un baldacchino di tende verdi. Sant'Anna ha appena è sorretta dal marito Gioacchino e dalle ancelle. In basso, in primo piano, si vede Maria Maria in una culla decorata con volute, con la levatrice che la svela; un pannolino arrotolato è caduto a terra. È circondata da due fanciulle canore in piedi, direttamente ispirate alle cariatidi dipinte da Raffaello e dalla sua bottega sul basamento della sala di Eliodoro in Vaticano (1511-1514). Datata 1517, questa grande pala d'altare è quindi in linea con le ultime creazioni romane contemporanee e mostra le caratteristiche del primo manierismo: assenza di prospettiva, horror vacui, prestito dai modelli di Raffaello. Il tono verde oliva si ritrova in diversi dipinti del maestro e di Giulio Romano dello stesso periodo. La tipologia delle figure rivela anche un rapporto stilistico con due loro allievi: Giovan Francesco Penni (detto il Fatore) e soprattutto Raffaellino del Colle. Esperto: Gabinetto Turquin, sig. Stéphane Pinta.

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