BARBEY D'AUREVILLY (Jules)

Manoscritto autografo, intitolato "Papa Pio IX". S.l.n.d. [1873] 2 pp. in folio (ritagliato per la stampa e rilegato con nastro adesivo). Note di stampa a matita blu. Inchiostro rosso, verde, viola e marrone. Segni marroni. Bellissimo testo su Papa Pio IX, alla vigilia della sua morte. "Che egli viva o muoia, poco importa alla durata della Santa Chiesa! Poco importa per il Papato! Se muore, sarà un santo in più in quella magnifica lista di santi che sono stati Papi, occupata in ogni posto da grandi uomini che si accumulano e che, per essere grandi uomini, non sono meno santi, ma non sarà un fallimento per il Papato, come immaginano coloro che già ballano sulla sua tomba. Il Papato, che non è un Papa, anche il più grande di tutti, continuerà comunque, dopo la morte di Pio IX, ad essere quello che è sempre stato: la chiave di volta di tutti i governi di questo mondo. Senza di esso, essi sono ciò che vedete: anarchia e stupidità nelle menti degli uomini, fino a diventare, nella realtà della Storia, jacquerie e crudeltà... Perché ci stiamo avvicinando a questi momenti terribili. Siamo arrivati al proscenio del grottesco, perché è una legge della politica che il grottesco precede sempre l'atroce [...]. Le marionette del 4 settembre, quei terribili commedianti, non hanno forse preceduto le sanguinose marionette della Comune, quei tragici orrori? [...]"