Null RENATO BROZZI (Traversetolo, 1885-1963).

Senza titolo, 1925.

Argento. 

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Descrizione

RENATO BROZZI (Traversetolo, 1885-1963). Senza titolo, 1925. Argento. Firmato e datato. Misure: 2 x 30 x 30 cm. Peso: 522 grammi. Renato Brozzi è stato uno scultore, incisore e orafo italiano. Impara giovanissimo il mestiere di incisore in una fonderia di bronzo e successivamente lavora per una bottega antiquaria. Sostenuto e incoraggiato dal pittore Daniele de Strobel, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Parma, dove ebbe come maestro Cecrope Barilli. Nel 1907 si trasferisce a Roma, dove rimane con la famiglia per oltre 50 anni. Frequenta la Scuola dell'Arte della Medaglia nei laboratori della Zecca Nazionale, dove perfeziona la sua tecnica di incisione. Nel 1915 vince una medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Belle Arti di San Francisco. Nel 1917 espone cinquantaquattro opere tra pastelli, lastre di rame e lastre d'argento in mostre personali organizzate dall'Esposizione Permanente di Milano (dove aveva già esposto nel 1910). Nel 1919 disegna il rovescio della moneta da 10 centesimi di lira, raffigurando un'ape appollaiata su un fiore di papavero. Le sue opere attirano l'attenzione di Gabriele D'Annunzio, che lo vuole come scultore e orafo personale dal 1920.

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RENATO BROZZI (Traversetolo, 1885-1963). Senza titolo, 1925. Argento. Firmato e datato. Misure: 2 x 30 x 30 cm. Peso: 522 grammi. Renato Brozzi è stato uno scultore, incisore e orafo italiano. Impara giovanissimo il mestiere di incisore in una fonderia di bronzo e successivamente lavora per una bottega antiquaria. Sostenuto e incoraggiato dal pittore Daniele de Strobel, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Parma, dove ebbe come maestro Cecrope Barilli. Nel 1907 si trasferisce a Roma, dove rimane con la famiglia per oltre 50 anni. Frequenta la Scuola dell'Arte della Medaglia nei laboratori della Zecca Nazionale, dove perfeziona la sua tecnica di incisione. Nel 1915 vince una medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Belle Arti di San Francisco. Nel 1917 espone cinquantaquattro opere tra pastelli, lastre di rame e lastre d'argento in mostre personali organizzate dall'Esposizione Permanente di Milano (dove aveva già esposto nel 1910). Nel 1919 disegna il rovescio della moneta da 10 centesimi di lira, raffigurando un'ape appollaiata su un fiore di papavero. Le sue opere attirano l'attenzione di Gabriele D'Annunzio, che lo vuole come scultore e orafo personale dal 1920.

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