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Descrizione

Gruppo equestre raffigurante Luigi XIV secondo Martin van den Bogaerts, noto come Martin Desjardins; poggia su una base in tartaruga marrone e ottone inciso decorata con trifogli a losanghe, i montanti con cadute a forma di cornucopia, decorati con canali e teste di leone (il retro è leggermente mancante). Firmato nel bronzo e nel legno dall'Escalier de cristal di Parigi. Stile Luigi XIV, XIX secolo. H: 66 cm, L: 54 cm, P: 20 cm Riferimenti bibliografici M. Martin, Les Monuments équestres de Louis XIV, Parigi, 1986. A. e D. Masseau, L'Escalier de cristal, Saint-Remy-en-l'Eau, 2021. Martins Desjardins aveva originariamente progettato di creare due statue equestri di Luigi XIV negli anni 1680. Solo il monumento per la città di Lione fu infine realizzato (una riduzione del modello di Aix en Provence è stata venduta da Sotheby's a Parigi il 18 ottobre 2006, lotto 18). La statua adorna tuttora la Place Bellecour e illustra l'"impresa propagandistica" della monarchia francese, con la quale Luigi XIV, all'apice della sua gloria, commissionò l'erezione di una statua equestre che rappresentasse se stesso in una dozzina di grandi città, tra cui Parigi (Place des Victoires), Digione e Rennes. Diverse riduzioni furono probabilmente realizzate alla fine del XVII o all'inizio del XVIII secolo. La ditta Escalier de cristal, gestita dai fratelli Henry e Georges Pannier, offriva Luigi XIV appoggiati su plinti a scelta del cliente, in intarsio di Boulle o in marmo; il plinto detto "ricco" in intarsio di Boulle è ben descritto nel "taccuino blu" di Henry Pannier (1855-1935) con le "corna dell'abbondanza" (A. e D. Masseau, L'Escalier de cristal, Saint-Remy-en-l'Eau, 2021, p. 263 (ill.). Collezione Larminet Davioud.

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Gruppo equestre raffigurante Luigi XIV secondo Martin van den Bogaerts, noto come Martin Desjardins; poggia su una base in tartaruga marrone e ottone inciso decorata con trifogli a losanghe, i montanti con cadute a forma di cornucopia, decorati con canali e teste di leone (il retro è leggermente mancante). Firmato nel bronzo e nel legno dall'Escalier de cristal di Parigi. Stile Luigi XIV, XIX secolo. H: 66 cm, L: 54 cm, P: 20 cm Riferimenti bibliografici M. Martin, Les Monuments équestres de Louis XIV, Parigi, 1986. A. e D. Masseau, L'Escalier de cristal, Saint-Remy-en-l'Eau, 2021. Martins Desjardins aveva originariamente progettato di creare due statue equestri di Luigi XIV negli anni 1680. Solo il monumento per la città di Lione fu infine realizzato (una riduzione del modello di Aix en Provence è stata venduta da Sotheby's a Parigi il 18 ottobre 2006, lotto 18). La statua adorna tuttora la Place Bellecour e illustra l'"impresa propagandistica" della monarchia francese, con la quale Luigi XIV, all'apice della sua gloria, commissionò l'erezione di una statua equestre che rappresentasse se stesso in una dozzina di grandi città, tra cui Parigi (Place des Victoires), Digione e Rennes. Diverse riduzioni furono probabilmente realizzate alla fine del XVII o all'inizio del XVIII secolo. La ditta Escalier de cristal, gestita dai fratelli Henry e Georges Pannier, offriva Luigi XIV appoggiati su plinti a scelta del cliente, in intarsio di Boulle o in marmo; il plinto detto "ricco" in intarsio di Boulle è ben descritto nel "taccuino blu" di Henry Pannier (1855-1935) con le "corna dell'abbondanza" (A. e D. Masseau, L'Escalier de cristal, Saint-Remy-en-l'Eau, 2021, p. 263 (ill.). Collezione Larminet Davioud.

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