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Descrizione

MATTHEW WILLIAM PETERS RA (1742 - 1814) Una donna a letto (Lydia) Olio su tela 35,5 x 40 cm (14 x 15) Provenienza: Collezione privata Parigi L'opera in esame, che esiste in diverse versioni tra cui una conservata alla Tate Britain, si riferisce alla mostra di Peters alla Royal Academy del 1777, l'eccitante "Una donna a letto". L'opera fu dipinta per Lord Grosvenor e si ispira all'esempio di Jean-Baptiste Greuze (1725-1805), la cui arte Peters aveva studiato a Parigi. Una recensione ha rilevato le dinamiche problematiche legate all'esposizione di un'opera così apertamente erotica al pubblico eterogeneo della Royal Academy piuttosto che al circolo libertino di Lord Grosvenor, che tenne il dipinto di Peters dietro una tenda per aumentare l'effetto voyeuristico quando fu svelato. L'occhiataccia del soggetto, scrisse il recensore, e "il suo seno ancora più invitante... impediscono ai quadri che li circondano di essere visti e ammirati quanto i loro meriti richiedono, perché ogni uomo che ha con sé la moglie o la figlia deve, per decenza, allontanarle da quell'angolo della stanza". Dopo un periodo trascorso alla Dr. Sheridan's School, a Dublino, Peters intraprese la carriera artistica, studiando sotto la guida di Robert West, che ritrasse in un bel doppio ritratto a carboncino in cui il maestro dipingeva il suo allievo (1758, National Portrait Gallery, Londra). Dopo aver vinto una serie di premi presso le scuole e dopo un periodo di lavoro a Londra sotto la guida di Thomas Hudson (1701-79), Peters fu inviato in Italia dalla Dublin Society per completare i suoi studi. A Roma studiò all'Accademia del Nudo e all'accademia privata di Pompeo Batoni. Nel 1763 si trasferì a Firenze, dove copiò gli affreschi di Masaccio nella Cappella Brancacci e - con effetti più duraturi sulla sua arte - la Venere d'Urbino di Tiziano, uno dei gioielli della collezione granducale esposti nella Tribuna degli Uffizi. Nel settembre dello stesso anno Peters fu eletto membro dell'Accademia fiorentina del Disegno. Peters tornò brevemente a Dublino nel 1765, o all'inizio dell'anno successivo, ma, nonostante le lusinghe della stampa sul Freeman's Journal, cercò presto il grande palcoscenico di Londra. Espone alla Society of Artists di Londra fino al 1769, quando espone sia con la Society che con la neonata Royal Academy, passando poi a quest'ultima. Per questo, nel 1771, fu premiato con lo status di associato, cui seguì l'adesione a pieno titolo - dopo un altro soggiorno in Italia - nel 1777. Nonostante il successo ottenuto nella metropoli, Peters non dimenticò del tutto Dublino e inviò lavori alle mostre della Society of Artists in due occasioni, nel 1768 e nel 1777.

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MATTHEW WILLIAM PETERS RA (1742 - 1814) Una donna a letto (Lydia) Olio su tela 35,5 x 40 cm (14 x 15) Provenienza: Collezione privata Parigi L'opera in esame, che esiste in diverse versioni tra cui una conservata alla Tate Britain, si riferisce alla mostra di Peters alla Royal Academy del 1777, l'eccitante "Una donna a letto". L'opera fu dipinta per Lord Grosvenor e si ispira all'esempio di Jean-Baptiste Greuze (1725-1805), la cui arte Peters aveva studiato a Parigi. Una recensione ha rilevato le dinamiche problematiche legate all'esposizione di un'opera così apertamente erotica al pubblico eterogeneo della Royal Academy piuttosto che al circolo libertino di Lord Grosvenor, che tenne il dipinto di Peters dietro una tenda per aumentare l'effetto voyeuristico quando fu svelato. L'occhiataccia del soggetto, scrisse il recensore, e "il suo seno ancora più invitante... impediscono ai quadri che li circondano di essere visti e ammirati quanto i loro meriti richiedono, perché ogni uomo che ha con sé la moglie o la figlia deve, per decenza, allontanarle da quell'angolo della stanza". Dopo un periodo trascorso alla Dr. Sheridan's School, a Dublino, Peters intraprese la carriera artistica, studiando sotto la guida di Robert West, che ritrasse in un bel doppio ritratto a carboncino in cui il maestro dipingeva il suo allievo (1758, National Portrait Gallery, Londra). Dopo aver vinto una serie di premi presso le scuole e dopo un periodo di lavoro a Londra sotto la guida di Thomas Hudson (1701-79), Peters fu inviato in Italia dalla Dublin Society per completare i suoi studi. A Roma studiò all'Accademia del Nudo e all'accademia privata di Pompeo Batoni. Nel 1763 si trasferì a Firenze, dove copiò gli affreschi di Masaccio nella Cappella Brancacci e - con effetti più duraturi sulla sua arte - la Venere d'Urbino di Tiziano, uno dei gioielli della collezione granducale esposti nella Tribuna degli Uffizi. Nel settembre dello stesso anno Peters fu eletto membro dell'Accademia fiorentina del Disegno. Peters tornò brevemente a Dublino nel 1765, o all'inizio dell'anno successivo, ma, nonostante le lusinghe della stampa sul Freeman's Journal, cercò presto il grande palcoscenico di Londra. Espone alla Society of Artists di Londra fino al 1769, quando espone sia con la Society che con la neonata Royal Academy, passando poi a quest'ultima. Per questo, nel 1771, fu premiato con lo status di associato, cui seguì l'adesione a pieno titolo - dopo un altro soggiorno in Italia - nel 1777. Nonostante il successo ottenuto nella metropoli, Peters non dimenticò del tutto Dublino e inviò lavori alle mostre della Society of Artists in due occasioni, nel 1768 e nel 1777.

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