Chevallier 1100 Bol d’or Circa 1930 Telaio n°1
Motore n°2945-DS 
Immatricolazion…
Descrizione

Chevallier 1100 Bol d’or Circa 1930

Telaio n°1 Motore n°2945-DS Immatricolazione francese Elenco premi : 24-25 maggio 1931 Bol d'Or - categoria 1.100 gara N°101 - 6° - 1111,080 km 24-27 luglio 1931 Meeting di Dieppe - categoria 1500 N°28 - 4° di classe e 12° assoluto - 289,684 km (36 giri) 6 settembre 1931 Grand Prix des Voiturettes de Monza N°30 - Ritirato dopo 1 giro 13 settembre 1931 Meeting des Routes Pavées - categoria 1.100 compressore N°58 - non parte (conseguenza di un problema al motore a Monza?) 15-16 maggio 1932 Bol d'Or - categoria 1.100 corsa N°54 - ritirato prima di metà gara 5 giugno 1932 Grand Prix de Picardie - categoria 1.100 N°43 - 5° - 1h 05min 50sec per percorrere i 15 giri e 144, 825km 26 giugno 1932 Gran Premio di Lorena - N°84 - ritiro 28 maggio 1933 Circuito di Orléans - categoria di gara (2a serie) N°6 - risultato sconosciuto (non 1°) 4-5 giugno 1933 Bol d'Or - gara di categoria 1.100 N°43 - più che 8° o ritiro, a seguito di una collisione mentre era in testa alla corsa 17 settembre 1933 Grand Prix de France des M.C.F - classe 1100 con compressore a 1500 senza compressore - N°16 - 7° a 3 giri di distacco 25 febbraio 1934 Manches del Bol d'Or - N°2 - vetture 1100 20-21 maggio 1934 Bol d'Or - gara categoria 1.100 N°45 - 1° ex-aequo, 434 giri, 1814,120km, media di 75,588km 3 marzo 1935 Bol d'Or - manche - gara N°6 18-19 maggio 1935 Bol d'Or - gara di categoria 1.100 N°11 - 4° - 463 giri (calcolati con la lunghezza del circuito), 1939,157km Tra le due guerre, la Francia ha visto nascere decine di marchi automobilistici. Alcuni hanno resistito, altri sono scomparsi con la stessa rapidità con cui sono apparsi. Per la maggior parte, erano il risultato dell'assemblaggio di parti già esistenti, quindi era più una questione di assemblaggio o di ottimizzazione che di vero e proprio genio creativo. In mezzo a questa follia automobilistica, in cui tutti pensavano di poter fare meglio degli altri, c'erano alcuni brillanti artigiani, come Lambert e Chevallier. Il suo obiettivo dichiarato è chiaro: il Bol d'Or. Non avrebbe vinto grazie alla potenza del motore, quindi concentrò tutti i suoi sforzi sulla maneggevolezza. Per la progettazione della vettura scelse due soluzioni importanti e in anticipo sui tempi: la trazione anteriore e le ruote con sospensioni indipendenti. Era convinto che queste soluzioni gli avrebbero dato un grande vantaggio sui concorrenti. Paul Chevallier partecipò alla sua prima gara al Bol d'Or del 1931. Paul Chevallier li ha sicuramente surclassati tutti, creando una vettura interamente progettata e costruita da lui stesso, adottando soluzioni tecniche rivoluzionarie per l'epoca. Questa è la storia di un cavaliere moderno (scusate il gioco di parole) e della sua creazione. Veni Vidi Vici, come dicono i romani! Paul Chevallier si accinse a creare un'auto da corsa alla fine degli anni Venti. Zoomando sul sistema di trazione, le ruote sono azionate da semialberi dotati di giunti cardanici. progettato da Chevallier. Per quanto riguarda le sospensioni, ogni ruota è collegata a un grande braccio di leva che, dal lato della ruota, riceve il perno dello sterzo e il giunto universale per mezzo di una forcella, quindi si articola al telaio per mezzo di molle a balestra. La ciclocarrozza DALILA aveva già utilizzato questo principio all'inizio degli anni Venti, e in seguito fu impiegato sulla 2CV. La leggenda narra che, quando Chevallier si trovava in una buona posizione, ruppe un guscio dell'albero cardanico, conseguenza di un incidente stradale avvenuto il giorno prima. Senza perdere tempo, Chevallier tornò nel suo garage di Saint-Cloud, tornì un nuovo guscio, lo reinstallò e ripartì all'ottava ora. Si classificò sesto (vedi L'auto 26 maggio 1931). Le speranze erano alte e Chevallier aveva fatto un'ottima impressione, tanto che la stampa parlava di lui con grande entusiasmo! In luglio affrontò il Gran Premio di Dieppe, dove corse nella categoria sotto i 1500 cc accanto alle Bugatti e alla Delage Grand Prix 1500 di Lord Earl Howe. Lungi dall'essere ridicolo, si è classificato quarto davanti alle Bugatti! Sentendo (forse) che gli stavano spuntando le ali, si iscrisse alla gara di Monza del 6 settembre 1931, ma l'idillio italiano finì rapidamente con il ritiro al primo giro. Fagioli su Maseratti vinse la gara davanti a Borzacchini su Alfa e Varzi su Bugatti. La settimana successiva partecipò al Meeting des Routes Pavées nella categoria 1100 compressori, ma fu annunciato come non partente, probabilmente perché il guasto di Monza non era ancora stato completamente riparato. Niente più gloria al Bol d'Or di metà maggio 1932. Si sospetta che abbia effettuato dei test segreti a Montlhéry subito dopo il Bol d'Or 1932, come dimostra questo succulento estratto di giornale. SPESE DI VENDITA: 20% IVA INCLUSA

23 

Chevallier 1100 Bol d’or Circa 1930

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati