EGYPTIAN GOLD RING Dal Nuovo Regno al Periodo Tardo, ca. 1550 - 332 A.C.
Anello …
Descrizione

EGYPTIAN GOLD RING

Dal Nuovo Regno al Periodo Tardo, ca. 1550 - 332 A.C. Anello egiziano in oro cavo con riflessi rossi. Questo tipo di gioielli veniva utilizzato per bracciali, pettorali e anche per le parrucche nell'Antico Egitto. Dimensioni: 20 mm x 18 mm; peso: 4,3 g Provenienza: Collezione Prince, anni 1990-2014; Ex. Collezione privata anni '70-'90.

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EGYPTIAN GOLD RING

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Grande statuetta funeraria, oushebti Egitto Nuovo Regno, XVIII-XX dinastia, 1550-1186 a.C. Legno H. 31 cm Statuetta mummiforme molto grande, di cui sono visibili solo le mani che sporgono dal sudario, le braccia sono incrociate sul petto. Due lunghe sezioni della parrucca tripartita ricadono sul petto e una grande sezione sulla schiena. Il volto è finemente scolpito, caratterizzato da guance prominenti e labbra piene con un sorriso misterioso. La grazia di questo volto ricorda la statuaria del primo Nuovo Regno. Sono ancora presenti alcune tracce di policromia sugli occhi e sulla bocca. Le chaouabtis furono introdotte per la prima volta nel Medio Regno come sostitute della mummia in caso di distruzione della stessa. Durante il Secondo Periodo Intermedio, le statuette di legno iscritte, chiamate chaouabtis (dal termine egiziano per indicare il legno, chawab), cominciarono a essere collocate nelle tombe e poi, nel Nuovo Regno, le chaouabtis assunsero un nuovo ruolo, quello di servitori del defunto. Possono essere raffigurati con attrezzi agricoli. Durante il Terzo Periodo Intermedio, il numero di chaouabtis collocati nella tomba poteva arrivare a 401 (365 lavoratori e 36 supervisori). Durante il Periodo Tardo, il nome di queste statuette funerarie cambiò. Furono chiamate oushebtis (risponditori). Rappresentavano servi che rispondevano come per magia quando venivano chiamati a svolgere compiti agricoli per il defunto nell'aldilà. La loro funzione principale era quella di garantire il comfort e la libertà dell'individuo dal lavoro quotidiano nell'aldilà. Provenienza : - Ex collezione privata del colonnello Tweedie, acquistata a Exeter (Regno Unito) nel settembre 1953. - Ex collezione privata di Ernst Dreyfus, Svizzera (morto nel 1978), poi per discendenza familiare. Letteratura comparata : - G. James, Shabtis, Uno sguardo privato, Parigi 2002 - J. & L. Aubert, Statuettes Egyptiennes, Chaouabtis et Oushebtis, Parigi 1974