Null Lovis Corinth (1858 Tapiau - 1925 Zandvoort)
Coppia di centauri
Quest'opera…
Descrizione

Lovis Corinth (1858 Tapiau - 1925 Zandvoort) Coppia di centauri Quest'opera furiosamente dipinta con la coppia di centauri che si fondono fu creata nel 1917, pochi anni dopo che Corinth fu colpito da un ictus nel 1911 - all'apice della sua creatività artistica - dal quale si riprese solo gradualmente (anche attraverso la pittura). Per Corinto, la seduzione, la sensualità e la lussuria erano tra i temi più importanti che riprendeva continuamente. Quasi nessun altro motivo è così centrale nell'opera di Corinto come il nudo. L'artista ha raffigurato il corpo umano naturale, non vestito, in diverse varianti, sia come modello nello studio, sia in contesti mitologici, sia in scene sensuali e intime. I nudi femminili di Corinto hanno un'aura immediatamente sensuale, ma anche le sue rappresentazioni mitologiche sono espressione di un desiderio sensuale e tangibile, come nel presente dipinto. La creatura ibrida qui raffigurata, il centauro, è l'epitome tradizionale della vitalità e della virilità nella sua unione di cavallo e uomo, e probabilmente Corinto la intendeva anche in questo senso. Al contrario, la donna raffigurata come centauro è sia una seduttrice che un oggetto di lussuria. Proprio come la "Lulu" di Frank Wedekind o la demoniaca "Salomé" di Oscar Wilde, una donna centauro così sensuale era espressione delle segrete fantasie erotiche maschili del suo tempo. La "Sensualità" e il "Peccato" di Franz von Stuck, eseguiti sotto forma di dipinti e incisioni tra il 1889 e il 1912, rappresentano certamente un punto culminante dell'arte. Wilhelm Trübner aveva già dipinto coppie di centauri nel 1878/80, seguito da Franz von Stuck, che ebbe molto successo con questo motivo. Corinth, che visse a Monaco di Baviera tra il 1884 e il 1901, avrebbe certamente conosciuto le opere del suo collega. Tuttavia, giunse a conclusioni completamente diverse, poiché per lui il soggetto mitologico era solo un pretesto per mostrare la propria interpretazione della sensualità animale primordiale, in accordo con la sua natura. Olio su tela, montato su cartone. Firmato a. datato r. o. 1917. 54,5 cm x 80,5 cm. Cornice. Mostra: Galleria d'Arte, Roma 1963. Cfr. Georg Biermann, Der Zeichner Lovis Corinth, Dresda 1924, p. 56 (con illustrazione del disegno "Studie zum Kentaur / Berlin 1911"); Charlotte Berend-Corinth: "Lovis Corinth. Die Gemälde", nuova edizione a cura di Béatrice Hernad, Monaco di Baviera 1992, Wvz.-No. 1002, p. 907. Provenienza: Collezione Palais Schwarzenberg, Vienna, messa all'asta nel 1932 dalla casa d'aste viennese Albert Kende, cat. n. 127 (con illus. sotto il titolo "Satyr mit Nymphe", dat. 1912); proprietà privata Inghilterra; collezione privata Italia; asta Ketterer Monaco, 2 giugno 2006, lotto 324. Olio su tela, steso su tela. Firmato e datato 1917. Citato nel catalogo ragionato, n. 1002.

1829 

Lovis Corinth (1858 Tapiau - 1925 Zandvoort) Coppia di centauri Quest'opera furiosamente dipinta con la coppia di centauri che si fondono fu creata nel 1917, pochi anni dopo che Corinth fu colpito da un ictus nel 1911 - all'apice della sua creatività artistica - dal quale si riprese solo gradualmente (anche attraverso la pittura). Per Corinto, la seduzione, la sensualità e la lussuria erano tra i temi più importanti che riprendeva continuamente. Quasi nessun altro motivo è così centrale nell'opera di Corinto come il nudo. L'artista ha raffigurato il corpo umano naturale, non vestito, in diverse varianti, sia come modello nello studio, sia in contesti mitologici, sia in scene sensuali e intime. I nudi femminili di Corinto hanno un'aura immediatamente sensuale, ma anche le sue rappresentazioni mitologiche sono espressione di un desiderio sensuale e tangibile, come nel presente dipinto. La creatura ibrida qui raffigurata, il centauro, è l'epitome tradizionale della vitalità e della virilità nella sua unione di cavallo e uomo, e probabilmente Corinto la intendeva anche in questo senso. Al contrario, la donna raffigurata come centauro è sia una seduttrice che un oggetto di lussuria. Proprio come la "Lulu" di Frank Wedekind o la demoniaca "Salomé" di Oscar Wilde, una donna centauro così sensuale era espressione delle segrete fantasie erotiche maschili del suo tempo. La "Sensualità" e il "Peccato" di Franz von Stuck, eseguiti sotto forma di dipinti e incisioni tra il 1889 e il 1912, rappresentano certamente un punto culminante dell'arte. Wilhelm Trübner aveva già dipinto coppie di centauri nel 1878/80, seguito da Franz von Stuck, che ebbe molto successo con questo motivo. Corinth, che visse a Monaco di Baviera tra il 1884 e il 1901, avrebbe certamente conosciuto le opere del suo collega. Tuttavia, giunse a conclusioni completamente diverse, poiché per lui il soggetto mitologico era solo un pretesto per mostrare la propria interpretazione della sensualità animale primordiale, in accordo con la sua natura. Olio su tela, montato su cartone. Firmato a. datato r. o. 1917. 54,5 cm x 80,5 cm. Cornice. Mostra: Galleria d'Arte, Roma 1963. Cfr. Georg Biermann, Der Zeichner Lovis Corinth, Dresda 1924, p. 56 (con illustrazione del disegno "Studie zum Kentaur / Berlin 1911"); Charlotte Berend-Corinth: "Lovis Corinth. Die Gemälde", nuova edizione a cura di Béatrice Hernad, Monaco di Baviera 1992, Wvz.-No. 1002, p. 907. Provenienza: Collezione Palais Schwarzenberg, Vienna, messa all'asta nel 1932 dalla casa d'aste viennese Albert Kende, cat. n. 127 (con illus. sotto il titolo "Satyr mit Nymphe", dat. 1912); proprietà privata Inghilterra; collezione privata Italia; asta Ketterer Monaco, 2 giugno 2006, lotto 324. Olio su tela, steso su tela. Firmato e datato 1917. Citato nel catalogo ragionato, n. 1002.

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