BENOÎT (santo). - Regula]. Il Padre San Benedetto con l'esposizione del R. Padre Frate Rogiero di Barletta, monaco celestino. S.l.n.d. [al colophon]: Bologna, Vicenzo Bonardo da Parma & Marc' Antonio da Carpi compagno, 15 luglio 1539. In-4, marocchino marrone/oliva, incorniciato da filetti dorati e a freddo con piccolo finalino d'angolo, rettangolo centrale delimitato da una bordura dorata e ornato da un medaglione rotondo contenente il titolo dell'opera, decorato da ferri floreali e grandi pennacchi, dorso decorato da grandi ferri a freddo e filetti dorati sui nervi e sui finti nervi, bordi dorati e cesellati (legatura italiana dell'epoca). Bella edizione bolognese a caratteri tondi della Regola di San Benedetto, con il titolo inserito in una cornice a forma di portico e decorato con una xilografia raffigurante San Benedetto che presenta la sua regola monastica al monaco Ruggero di Barletta. Sotto il colophon compare il marchio tipografico di Vicenzo Bonardo e Marcantonio Grossi, tipografi ed editori attivi a Bologna negli anni 1530-1540. Una superba legatura veneziana proveniente dalla bottega veneziana che fornì legature per Jacob Fugger e il cardinale de Granvelle, bottega che Mirjam Foot chiamò Fugger Binder o Venitian Apple Binder. Proviene senza dubbio dalla stessa bottega delle legature riprodotte nel catalogo The Henry Davis Gift, vol. III, ai nn. 293, 295 e 296: sono utilizzati gli stessi pennacchi e gli stessi ferri che circondano il medaglione centrale. Si può anche confrontare con la legatura di un'edizione veneziana del Decameron del 1542, della stessa bottega, appartenuta a Kimball Brooker (cfr. cat. Bibliotheca Brookeriana: Magnificent Books and Bindings, 2023, n. 18). La legatura reca sulla prima tavola, impressa nel medaglione centrale, il titolo: Regula Scti Benedicti Abbatis; e sulla seconda tavola, il nome del committente: Ad usum D. Alber. Monaci. Volume di qualità molto elevata. Alcune macchie. Cerniere e testatine sapientemente restaurate.