Null JOAN MIRÓ I FERRÀ (Barcellona, 1893 - Palma di Maiorca, 1983).
"Litografia …
Descrizione

JOAN MIRÓ I FERRÀ (Barcellona, 1893 - Palma di Maiorca, 1983). "Litografia III", 1930 (pubblicata nel 1973). Litografia su carta pergamena Arches, copia H.C. Sala Gaspar, Barcellona - Galerie Gérald Cramer, Ginevra, editori. Stampatore Damià Caus, Barcellona. Firmata e numerata a matita. Misure: 56,5 x 45,2 cm. Opera pubblicata in "Miró lithograph vol. VI: 1976-1981", di Patrick Cramer, pag. 195 (Barcellona; Polígrafa, 1987). Tiratura di 50 esemplari su pergamena Arches (56,5 x 45,2 cm), firmati e giustificati su 50, pubblicati nel 1973. Joan Miró si forma a Barcellona, tra la Escola de la Lonja e l'Accademia Galí. Già nel 1918 tiene la sua prima mostra presso le Galerías Dalmau di Barcellona. Nel 1920 si trasferisce a Parigi e conosce Picasso, Raynal, Max Jacob, Tzara e i dadaisti. Lì, sotto l'influenza dei poeti e dei pittori surrealisti, matura gradualmente il suo stile; cerca di trasporre la poesia surrealista a livello visivo, basandosi sulla memoria, sulla fantasia e sull'irrazionale. Da questo momento in poi il suo stile iniziò a evolversi, portandolo a opere più eteree in cui le forme organiche e le figure erano ridotte a punti astratti, linee e macchie di colore. Nel 1924 firma il primo manifesto surrealista, anche se l'evoluzione della sua opera, troppo complessa, non permette di ascriverlo a una particolare ortodossia. La sua terza mostra a Parigi, nel 1928, è il suo primo grande trionfo: il Museum of Modern Art di New York acquista due sue opere. Nel 1941 torna in Spagna e nello stesso anno il museo gli dedica una retrospettiva che sarà la sua definitiva consacrazione internazionale. Negli anni Cinquanta sperimenta altri mezzi artistici, come l'incisione, la litografia e la ceramica. Dal 1956 fino alla morte, avvenuta nel 1983, vive a Palma di Maiorca in una sorta di esilio interno, mentre cresce la sua fama internazionale. Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come i Gran Premi della Biennale di Venezia nel 1954 e della Fondazione Guggenheim nel 1959, il Premio Carnegie per la pittura nel 1966, le Medaglie d'Oro della Generalitat de Catalunya (1978) e delle Belle Arti (1980), ed è stato nominato Dottore Honoris Causa dalle università di Harvard e Barcellona. Attualmente le sue opere sono esposte alla Fondazione Joan Miró di Barcellona, inaugurata nel 1975, e nei principali musei d'arte contemporanea del mondo, come il Thyssen-Bornemisza, il MoMA di New York, il Museo Reina Sofía di Madrid, la National Gallery di Washington, il MNAM di Parigi e l'Albright-Knox Art Gallery di Buffalo.

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JOAN MIRÓ I FERRÀ (Barcellona, 1893 - Palma di Maiorca, 1983). "Litografia III", 1930 (pubblicata nel 1973). Litografia su carta pergamena Arches, copia H.C. Sala Gaspar, Barcellona - Galerie Gérald Cramer, Ginevra, editori. Stampatore Damià Caus, Barcellona. Firmata e numerata a matita. Misure: 56,5 x 45,2 cm. Opera pubblicata in "Miró lithograph vol. VI: 1976-1981", di Patrick Cramer, pag. 195 (Barcellona; Polígrafa, 1987). Tiratura di 50 esemplari su pergamena Arches (56,5 x 45,2 cm), firmati e giustificati su 50, pubblicati nel 1973. Joan Miró si forma a Barcellona, tra la Escola de la Lonja e l'Accademia Galí. Già nel 1918 tiene la sua prima mostra presso le Galerías Dalmau di Barcellona. Nel 1920 si trasferisce a Parigi e conosce Picasso, Raynal, Max Jacob, Tzara e i dadaisti. Lì, sotto l'influenza dei poeti e dei pittori surrealisti, matura gradualmente il suo stile; cerca di trasporre la poesia surrealista a livello visivo, basandosi sulla memoria, sulla fantasia e sull'irrazionale. Da questo momento in poi il suo stile iniziò a evolversi, portandolo a opere più eteree in cui le forme organiche e le figure erano ridotte a punti astratti, linee e macchie di colore. Nel 1924 firma il primo manifesto surrealista, anche se l'evoluzione della sua opera, troppo complessa, non permette di ascriverlo a una particolare ortodossia. La sua terza mostra a Parigi, nel 1928, è il suo primo grande trionfo: il Museum of Modern Art di New York acquista due sue opere. Nel 1941 torna in Spagna e nello stesso anno il museo gli dedica una retrospettiva che sarà la sua definitiva consacrazione internazionale. Negli anni Cinquanta sperimenta altri mezzi artistici, come l'incisione, la litografia e la ceramica. Dal 1956 fino alla morte, avvenuta nel 1983, vive a Palma di Maiorca in una sorta di esilio interno, mentre cresce la sua fama internazionale. Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come i Gran Premi della Biennale di Venezia nel 1954 e della Fondazione Guggenheim nel 1959, il Premio Carnegie per la pittura nel 1966, le Medaglie d'Oro della Generalitat de Catalunya (1978) e delle Belle Arti (1980), ed è stato nominato Dottore Honoris Causa dalle università di Harvard e Barcellona. Attualmente le sue opere sono esposte alla Fondazione Joan Miró di Barcellona, inaugurata nel 1975, e nei principali musei d'arte contemporanea del mondo, come il Thyssen-Bornemisza, il MoMA di New York, il Museo Reina Sofía di Madrid, la National Gallery di Washington, il MNAM di Parigi e l'Albright-Knox Art Gallery di Buffalo.

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