Null SOL LEWITT (Stati Uniti, 1928-2007).
"Stella a cinque punte con bande di co…
Descrizione

SOL LEWITT (Stati Uniti, 1928-2007). "Stella a cinque punte con bande di colore", dalla Suite Olympic Centennial, 1992. Serigrafia su carta Velin d'Arches 270 g, esemplare 65/250. Firmato e giustificato a mano. Lievi pieghe. Misure: 90 x 63 cm; 92,5 x 65,5 cm (cornice). La Suite Olimpica è composta da cinquanta litografie e serigrafie scelte per rappresentare diverse tendenze artistiche contemporanee. È stata pubblicata per commemorare il primo centenario dell'olimpismo moderno. Gli artisti scelti lavorano in movimenti e stili molto diversi, dall'iperrealismo di Antonio López all'astrazione di Sol Lewitt, passando per l'espressionismo astratto, il geometrismo di Arden Quin, l'arte concettuale, la pop art, il nuovo realismo di Baldaccini e Rotella e il nuovo fauvismo di Dokoupil, tra gli altri. Tra gli artisti rappresentati ci sono creatori di grande fama internazionale, ampiamente riconosciuti dalla critica. Artista legato a diversi movimenti, tra cui l'arte concettuale e minimale, Sol LeWitt si è espresso principalmente attraverso la pittura, il disegno, la fotografia e le strutture. Nato in una famiglia ebrea di immigrati russi, dopo aver conseguito un BFA alla Syracuse University nel 1949 inizia una serie di viaggi in Europa, dove viene influenzato dai grandi maestri della pittura. Stabilitosi a New York negli anni Cinquanta, concentra il suo interesse sul design grafico, lavorando per la rivista Seventeen. Nel decennio successivo l'artista lavora al MoMA di New York, un'altra esperienza che segnerà lo sviluppo del suo lavoro. In questi anni, LeWitt diventa uno dei principali rappresentanti dell'arte concettuale, che pone l'accento sull'idea, e non sulla sua forma fisica, come elemento fondamentale. È stato uno dei pionieri di questo movimento, nonché uno dei suoi teorici più importanti, e il suo lavoro è stato associato anche al Minimalismo. Dal 1965 in poi LeWitt è stato protagonista di centinaia di mostre personali in musei e gallerie di tutto il mondo. Le sue opere spaziano da lavori bidimensionali e tridimensionali, da dipinti murali (oltre 1.200) a fotografie, disegni e sculture di ogni tipo, tra cui torri, piramidi, forme geometriche e progressioni. Sol LeWitt utilizza spesso strutture aperte e modulari basate sul cubo, una forma chiave nello sviluppo del suo linguaggio. Nel 1978, il Museum of Modern Art di New York ha dedicato a LeWitt la sua prima mostra retrospettiva. Attualmente LeWitt è presente, oltre che al Guggenheim di New York e Bilbao, al Kunstmuseum di Basilea, a Palazzo Forti di Verona, allo SMAK di Gand, alla Tate Gallery di Londra, all'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden e alla National Gallery di Washington, al Metropolitan di New York e alla National Gallery of Australia, tra i tanti.

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SOL LEWITT (Stati Uniti, 1928-2007). "Stella a cinque punte con bande di colore", dalla Suite Olympic Centennial, 1992. Serigrafia su carta Velin d'Arches 270 g, esemplare 65/250. Firmato e giustificato a mano. Lievi pieghe. Misure: 90 x 63 cm; 92,5 x 65,5 cm (cornice). La Suite Olimpica è composta da cinquanta litografie e serigrafie scelte per rappresentare diverse tendenze artistiche contemporanee. È stata pubblicata per commemorare il primo centenario dell'olimpismo moderno. Gli artisti scelti lavorano in movimenti e stili molto diversi, dall'iperrealismo di Antonio López all'astrazione di Sol Lewitt, passando per l'espressionismo astratto, il geometrismo di Arden Quin, l'arte concettuale, la pop art, il nuovo realismo di Baldaccini e Rotella e il nuovo fauvismo di Dokoupil, tra gli altri. Tra gli artisti rappresentati ci sono creatori di grande fama internazionale, ampiamente riconosciuti dalla critica. Artista legato a diversi movimenti, tra cui l'arte concettuale e minimale, Sol LeWitt si è espresso principalmente attraverso la pittura, il disegno, la fotografia e le strutture. Nato in una famiglia ebrea di immigrati russi, dopo aver conseguito un BFA alla Syracuse University nel 1949 inizia una serie di viaggi in Europa, dove viene influenzato dai grandi maestri della pittura. Stabilitosi a New York negli anni Cinquanta, concentra il suo interesse sul design grafico, lavorando per la rivista Seventeen. Nel decennio successivo l'artista lavora al MoMA di New York, un'altra esperienza che segnerà lo sviluppo del suo lavoro. In questi anni, LeWitt diventa uno dei principali rappresentanti dell'arte concettuale, che pone l'accento sull'idea, e non sulla sua forma fisica, come elemento fondamentale. È stato uno dei pionieri di questo movimento, nonché uno dei suoi teorici più importanti, e il suo lavoro è stato associato anche al Minimalismo. Dal 1965 in poi LeWitt è stato protagonista di centinaia di mostre personali in musei e gallerie di tutto il mondo. Le sue opere spaziano da lavori bidimensionali e tridimensionali, da dipinti murali (oltre 1.200) a fotografie, disegni e sculture di ogni tipo, tra cui torri, piramidi, forme geometriche e progressioni. Sol LeWitt utilizza spesso strutture aperte e modulari basate sul cubo, una forma chiave nello sviluppo del suo linguaggio. Nel 1978, il Museum of Modern Art di New York ha dedicato a LeWitt la sua prima mostra retrospettiva. Attualmente LeWitt è presente, oltre che al Guggenheim di New York e Bilbao, al Kunstmuseum di Basilea, a Palazzo Forti di Verona, allo SMAK di Gand, alla Tate Gallery di Londra, all'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden e alla National Gallery di Washington, al Metropolitan di New York e alla National Gallery of Australia, tra i tanti.

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