Null Notevole e raro frammento di un ricamo in seta che celebra l'arte della fal…
Descrizione

Notevole e raro frammento di un ricamo in seta che celebra l'arte della falconeria, Francia o Fiandre, seconda metà del XVI secolo. Bellissima rappresentazione di un falco pellegrino dal petto maculato, appoggiato su una trave con al fianco il suo accompagnatore piumato, al centro di eleganti volute di rami fioriti di una grande varietà di specie appena conosciute all'epoca: garofani, tulipani, viole del pensiero ma anche rose, dalie o iris ricamati in sete policrome al passato che sconfinano su una tela di canapa. Lo sfondo è interamente ricamato in seta giallo oro (usura significativa, lacune nel materiale che lasciano intravedere il disegno o la ponciatura). Fodera in tela con tracce di chiodi da tappezziere sul bordo e indicazioni di un probabile precedente utilizzo come cuscino, etichetta di collezione cucita sul retro "Il pappagallo e la civetta, 2 cusciniSpagnolo o italiano circa 1700". Dimensioni: 70 x 83 cm (esclusa la cornice in vetro di 80 x 90 cm) Questo modello di ricamo è stato probabilmente ispirato dalle tavole illustrate tratte dalla "Storia della natura degli uccelli con le loro descrizioni e ritratti ingenui presi dalla natura" in 7 libri, del famoso naturalista Pierre Belon du Mans (1518-1564), pubblicata per la prima volta nel 1555, e le cui antologie, allora molto diffuse, potrebbero essere servite da modello per le ricamatrici di quest'opera così come della sua controparte, citata nell'etichetta, che indica "La civetta" e "il pappagallo" (?)... Grazie a Danièle Veron-Denise, curatrice onoraria del Castello di Fontainebleau, che ha richiamato la nostra attenzione su questa probabile fonte, già citata nel catalogo della mostra "Livres en broderie", Arsenal, 1995.

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Notevole e raro frammento di un ricamo in seta che celebra l'arte della falconeria, Francia o Fiandre, seconda metà del XVI secolo. Bellissima rappresentazione di un falco pellegrino dal petto maculato, appoggiato su una trave con al fianco il suo accompagnatore piumato, al centro di eleganti volute di rami fioriti di una grande varietà di specie appena conosciute all'epoca: garofani, tulipani, viole del pensiero ma anche rose, dalie o iris ricamati in sete policrome al passato che sconfinano su una tela di canapa. Lo sfondo è interamente ricamato in seta giallo oro (usura significativa, lacune nel materiale che lasciano intravedere il disegno o la ponciatura). Fodera in tela con tracce di chiodi da tappezziere sul bordo e indicazioni di un probabile precedente utilizzo come cuscino, etichetta di collezione cucita sul retro "Il pappagallo e la civetta, 2 cusciniSpagnolo o italiano circa 1700". Dimensioni: 70 x 83 cm (esclusa la cornice in vetro di 80 x 90 cm) Questo modello di ricamo è stato probabilmente ispirato dalle tavole illustrate tratte dalla "Storia della natura degli uccelli con le loro descrizioni e ritratti ingenui presi dalla natura" in 7 libri, del famoso naturalista Pierre Belon du Mans (1518-1564), pubblicata per la prima volta nel 1555, e le cui antologie, allora molto diffuse, potrebbero essere servite da modello per le ricamatrici di quest'opera così come della sua controparte, citata nell'etichetta, che indica "La civetta" e "il pappagallo" (?)... Grazie a Danièle Veron-Denise, curatrice onoraria del Castello di Fontainebleau, che ha richiamato la nostra attenzione su questa probabile fonte, già citata nel catalogo della mostra "Livres en broderie", Arsenal, 1995.

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