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UN'ANFORA MONTATA DI EPOCA LUIGI XV Porcellana celadon, Cina, dinastia Qing, periodo Qianlong (1736-1795), montatura in bronzo dorato e cesellato del periodo Luigi XV decorata con canne tra rocce e conchiglie; incidenti alla porcellana H. 32 cm (12 ½ in.) l. 17 cm (6 ½ poll.) Brocca in ormolu e porcellana cinese celadon, montatura Luigi XV, porcellana dinastia Qing, periodo Qianlong (1736-1795) Nel diario di Lazare Duvaux si legge che il 16 ottobre 1750 la marchesa di Pompadour acquistò "quattro pezzi di porcellana celadon, due dei quali a forma di cono e due di pesce, tutti decorati in bronzo dorato". Il gusto della marchesa fece scuola nell'alta società dell'epoca e la mania per le porcellane montate dello stesso tipo si diffuse rapidamente tra i membri della corte e i collezionisti illuminati come M. Gaignat, Jean de Julienne o Blondel d'Azincourt. Il barone di Pierre-Victor de Besenval, comandante delle Guardie Svizzere di Luigi XVI, è raffigurato da Henri Pierre Danloux seduto su una sedia da pastore accanto a una mensola contenente un vaso montato con decorazione a carpe dello stesso modello del nostro. Diversi di questi esemplari sono apparsi in vendita nel XVIII secolo, ma le brevi descrizioni nei cataloghi di vendita dell'epoca e l'esistenza di varianti rendono impossibile un'identificazione formale. In questo caso, la testa del pesce è utilizzata come beccuccio; tra gli esempi noti dello stesso modello, ricordiamo: - Una coppia proveniente dall'ex collezione Wildenstein venduta da Christie's Londra, 14-15 dicembre 2005, lotto 45. - Una coppia proveniente dall'ex collezione della signora Consuelo Vanderbilt, venduta da Sotheby's New York, il 9 dicembre 1994, lotto 136. - Una coppia proveniente dalla collezione di Lord Robert Chrichton-Stuart, venduta da Sotheby's Londra, il 3 luglio 1959, lotto 114. - Una coppia proveniente dalla collezione dei coniugi Basil Gouland, venduta da Christie's Londra l'11 giugno 1992, lotto 64. - Una coppia conservata a Harewood House (numero d'inventario 2002.1.52a). - Una coppia nella Collezione Reale inglese (numero d'inventario RCIN 360). -Una coppia della Collezione Huntington ora al Fine Arts Museum di San Francisco (numeri di inventario 1927.165 e 1927.166). - I due vasi della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona (numeri di inventario 124A e 124C). Una variante, con la coda che funge da beccuccio, appartiene all'ex collezione Hastings ora alla National Gallery of Art di Washington (numero di inventario 1942.9.444). Alcuni vasi sono composti da due carpe addossate l'una all'altra, come nel vaso centrale del set conservato alla Fondazione Gulbenkian di Lisbona (numero d'inventario 124B) o nella coppia venduta da Sotheby's a New York, il 3 maggio 1986, lotto 40.

paris, Francia