DUE TAVOLI DA GIOCO ITALIANI IN COPPIA, EMILIA-ROMAGNA, METÀ DEL XIX SECOLO metà del XVIII secolo Uno in impiallacciatura di ciliegio e intarsi in legno tinto su base di noce, l'altro in impiallacciatura di frassino e prugna su base di noce, il piano di uno dei due decorato con lo stemma dei Malatesta di Padova; entrambi si aprono e rivelano un interno a scacchiera, la vita si apre con un cassetto, le gambe ricurve terminano in un cartiglio, i due schienali sono girevoli; piccoli incidenti Dimensioni (piano chiuso) : H. 75 cm e 76,5 cm (29 ½ in. e 30 ¼ in.) l. 87 cm (34 ¼ in.) P. 43 cm (17 pollici) Dimensioni del vassoio (aperto): 86 x 86 cm (33 ¾ × 33 ¾ in.) Provenienza: Galleria Paola Cuoghi, Modena; Acquistato da quest'ultima dall'attuale proprietario. Coppia di tavoli da gioco italiani, Emilia Romagna, metà del XVIII secolo, uno dei due con lo stemma dei Malatesta * Informazioni per gli acquirenti: In caso di uscita dall'UE, potrebbe essere richiesta una riesportazione CITES, a spese del futuro acquirente. * Informazioni per gli acquirenti: Per l'uscita dall'UE è necessario un certificato di riesportazione CITES, a spese dell'acquirente. Le linee di questi due affascinanti tavoli da gioco, caratterizzati da intarsi rocaille e da montanti molto sottili, sono tipiche della produzione emiliano-romagnola, in particolare delle città di Modena e Ferrara, della metà del XVIII secolo. Il modello ebbe grande successo e fu oggetto di numerose ordinazioni da parte di famiglie aristocratiche residenti in altre regioni italiane; di conseguenza, a volte viene erroneamente identificato come realizzato in una di queste regioni. Talvolta i piani di questi tavoli sono intarsiati con gli stemmi dei committenti (cfr. M. Trionfi Honorati, Il Mobile Marchigiano, 1971, p. 112, fig. 151 per un tavolo con lo stemma della famiglia Baccarini di Fano). Una delle nostre tavole riporta lo stemma della nobile famiglia Malatesta di Padova. Una coppia di tavoli paragonabile alla nostra è illustrata in G. Manni, Mille Mobili Emiliani, Artioli Editore, Modena, 1980, p. 185, fig. 432 mentre un altro, conservato nella collezione della principessa Elika Del Drago è illustrato in G. Lizziani, Il Mobile Romano, Görlich Editore, p. 83, fig. 133. Tra i pochi e rari esemplari apparsi in asta pubblica negli ultimi anni si ricordano: la coppia venduta da Sotheby's Londra, Piano Nobile, il 5 novembre 2013, lotto 74 (GBP 25.000) o la seconda coppia venduta da Sotheby's Londra, il 4 dicembre 2007, lotto (GBP 30.500).

paris, Francia