DOUVILLE, Jean-Baptiste

Voyage au Congo et dans l'intérieur de l'Afrique équinoxiale, fait dans les années 1828, 1829 et 1830. Paris, Jules Renouard, 1832. 3 volumi di testo in-8 (204 x 127 mm) di 2 ff.n.c., XXXI, 328 pp., 1 tavola fuori testo (medaglia) per il I volume; 2 ff.n.c., 380 pp. per il II volume; 2 ff.n.c. e 272 pp. per il III volume; e 1 grande atlante in-4 (350 x 260 mm) di 1 ff.n.c. di titolo, 1 grande carta e 20 tavole, di cui 13 a colori. Testo in mezzo vitello blu notte, dorso liscio decorato con un ornamento romantico comprendente la figura intrecciata di Luigi Filippo d'Orléans, bordi marmorizzati (legatura d'epoca), atlante in mezzo vitello (legatura moderna pastica). Gay, 3071; Numa Broc, 118. Prima edizione. Racconto di viaggi nel nord dell'Angola e nel bacino del Congo, che ebbe "un grande successo presso un pubblico amante dell'esotismo e degli aneddoti piccanti ma respinto dalla geografia" e provocò una memorabile disputa tra studiosi, che dura tuttora. Fino a che punto Douville ha detto la verità? Questo ex seminarista, nato a Hambye (Normandia) nel 1797, fece fortuna in Inghilterra come commerciante, poi viaggiò in Asia e in Sudamerica (in particolare in Brasile) prima di arrivare in Africa nel 1817. La veridicità di questi resoconti fu messa in discussione nel 1832 dal geografo inglese Cooley, il quale sostenne che Douville non si era mai spinto oltre la costa africana e che aveva preso in prestito i suoi resoconti da mercanti e schiavisti portoghesi... Tornato in Brasile, Douville si dedicò alla flora e alla fauna locali: le sue collezioni costituirono così il primo nucleo del Museo di Storia Naturale di Bahia. Si dice che sia stato assassinato sulle rive del Rio São Francisco nel 1837. L'illustrazione litografata comprende una grande mappa ripiegata e 20 tavole, di cui 13 a colori: tipi africani, feste funebri, sacrifici umani, vedute, ecc. Il frontespizio del primo volume mostra la medaglia d'oro assegnata all'autore dalla Società Geografica nel 1831. Lievi tracce di foxing, un po' più marcate per l'atlante che non contiene la tavola. Copia ben rilegata. Provenienza: Re Luigi Filippo (timbro annullato sui titoli del testo e figura sul dorso) - castello di Bizy (timbro a umido, nastro della biblioteca con timbro a umido su ogni guardia).