Null Rappresentazione frammentaria di una figura femminile con le braccia incroc…
Descrizione

Rappresentazione frammentaria di una figura femminile con le braccia incrociate in segno di rispetto e umiltà, con corona e velo, che forse riceve il sacramento. I re utilizzavano il mecenatismo artistico come strumento per promuovere il messaggio cristiano ma anche per propagandare le proprie politiche. "Nel XV secolo, il re Zärä Yaeqob (1434-1468), figlio del re Dawit, diede alla produzione pittorica un vero e proprio inquadramento formale, al servizio del culto religioso e per rafforzare l'ideologia reale, dando vita a un nuovo impulso alla creazione artistica", e facendo nascere gradualmente nel regno cristiano d'Etiopia un vero e proprio culto dell'immagine. Gli etiopi usano un solo termine: Seel, che significa "immagine", per designare pitture murali, miniature di manoscritti, pannelli portatili o disegni. Così come la parola greca per icona, eikôn, non ha trovato una traduzione in etiope. Vedi : Peintures sacrées d'Éthiopie - Collections de la Mission Dakar-Djibouti, Éd. Sépia, 2005. Etiopia, XVIII secolo Dipinto su tela, rimontato su tela e montato su una barella, vecchi pigmenti, parti mancanti visibili. H. 60 cm - L 50 cm Provenienza : Collezione di Christiane e Antonin Besse dagli anni '50, tramandata per via discendente.

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Rappresentazione frammentaria di una figura femminile con le braccia incrociate in segno di rispetto e umiltà, con corona e velo, che forse riceve il sacramento. I re utilizzavano il mecenatismo artistico come strumento per promuovere il messaggio cristiano ma anche per propagandare le proprie politiche. "Nel XV secolo, il re Zärä Yaeqob (1434-1468), figlio del re Dawit, diede alla produzione pittorica un vero e proprio inquadramento formale, al servizio del culto religioso e per rafforzare l'ideologia reale, dando vita a un nuovo impulso alla creazione artistica", e facendo nascere gradualmente nel regno cristiano d'Etiopia un vero e proprio culto dell'immagine. Gli etiopi usano un solo termine: Seel, che significa "immagine", per designare pitture murali, miniature di manoscritti, pannelli portatili o disegni. Così come la parola greca per icona, eikôn, non ha trovato una traduzione in etiope. Vedi : Peintures sacrées d'Éthiopie - Collections de la Mission Dakar-Djibouti, Éd. Sépia, 2005. Etiopia, XVIII secolo Dipinto su tela, rimontato su tela e montato su una barella, vecchi pigmenti, parti mancanti visibili. H. 60 cm - L 50 cm Provenienza : Collezione di Christiane e Antonin Besse dagli anni '50, tramandata per via discendente.

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