Null DIDEROT Denis [Langres, 1713 - Parigi, 1784], scrittore francese.
	Manoscri…
Descrizione

DIDEROT Denis [Langres, 1713 - Parigi, 1784], scrittore francese. Manoscritto autografo. [1765]; 4 pagine in-4°. Importante manoscritto dell'ultima parte dei suoi Essais sur la peinture a seguito del salone del 1765. Lentiggini e pieghe agli angoli. "Si dice di San Pietro a Roma che le proporzioni sono così perfettamente mantenute che l'edificio perde a prima vista tutto l'effetto della sua grandezza e della sua estensione, tanto che si può dire: Magnus esse, sentiri parvus. Ecco come ragioniamo. Qual è lo scopo di tutte queste mirabili proporzioni? Rendere piccola e comune una cosa grande? Sembra che sarebbe stato meglio discostarsi da questo, e che ci sarebbe stata più abilità nel produrre l'effetto opposto, e nel dare grandezza a una cosa ordinaria e comune. Si risponde che in verità l'edificio sarebbe apparso più grande a prima vista, se le proporzioni fossero state sacrificate ad arte; ma ci si chiede cosa fosse preferibile, se produrre una grande e improvvisa ammirazione, o crearne una che iniziasse debole, aumentasse a poco a poco e infine diventasse grande e permanente grazie a un esame ponderato e dettagliato. Si concede che, a parità di condizioni, un uomo magro e snello apparirà più alto di un uomo ben proporzionato; ma ci si chiede ancora quale di questi due uomini sarà più ammirato e se il primo non accetterebbe di essere ridotto alle proporzioni più rigorose dell'antico, a rischio di perdere qualcosa della sua apparente grandezza. Si aggiunge che l'edificio stretto che l'arte ha ingrandito finisce per essere concepito così com'è; invece l'edificio grande che l'arte e le sue proporzioni hanno ridotto a un aspetto ordinario e comune, finisce per essere concepito grande, il prestigio sfavorevole delle proporzioni scomparendo grazie al necessario confronto dello spettatore con alcune parti dell'edificio"...

120 

DIDEROT Denis [Langres, 1713 - Parigi, 1784], scrittore francese. Manoscritto autografo. [1765]; 4 pagine in-4°. Importante manoscritto dell'ultima parte dei suoi Essais sur la peinture a seguito del salone del 1765. Lentiggini e pieghe agli angoli. "Si dice di San Pietro a Roma che le proporzioni sono così perfettamente mantenute che l'edificio perde a prima vista tutto l'effetto della sua grandezza e della sua estensione, tanto che si può dire: Magnus esse, sentiri parvus. Ecco come ragioniamo. Qual è lo scopo di tutte queste mirabili proporzioni? Rendere piccola e comune una cosa grande? Sembra che sarebbe stato meglio discostarsi da questo, e che ci sarebbe stata più abilità nel produrre l'effetto opposto, e nel dare grandezza a una cosa ordinaria e comune. Si risponde che in verità l'edificio sarebbe apparso più grande a prima vista, se le proporzioni fossero state sacrificate ad arte; ma ci si chiede cosa fosse preferibile, se produrre una grande e improvvisa ammirazione, o crearne una che iniziasse debole, aumentasse a poco a poco e infine diventasse grande e permanente grazie a un esame ponderato e dettagliato. Si concede che, a parità di condizioni, un uomo magro e snello apparirà più alto di un uomo ben proporzionato; ma ci si chiede ancora quale di questi due uomini sarà più ammirato e se il primo non accetterebbe di essere ridotto alle proporzioni più rigorose dell'antico, a rischio di perdere qualcosa della sua apparente grandezza. Si aggiunge che l'edificio stretto che l'arte ha ingrandito finisce per essere concepito così com'è; invece l'edificio grande che l'arte e le sue proporzioni hanno ridotto a un aspetto ordinario e comune, finisce per essere concepito grande, il prestigio sfavorevole delle proporzioni scomparendo grazie al necessario confronto dello spettatore con alcune parti dell'edificio"...

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati