Varlin (Willy Guggenheim)

Varlin (Willy Guggenheim) Ouchy 1942 Olio su cartone. 54,5 x 65 cm. Incorniciato. Firmato "VARLIN" in grigio in basso a destra e intitolato "OUCHY" in rosso e bianco in alto a sinistra. - In parte con leggero craquelé. Tedeschi-Pellanda/Guggenheim 337 Provenienza Acquistato dal precedente proprietario direttamente dall'artista; da allora in possesso della famiglia Berlino Letteratura Ernst Schröder, Varlin. Il settimo decennio, in: du, 30. jg., marzo 1970, p. 174, 204 Nato a Zurigo, Varlin, il cui vero nome era Willy Guggenheim, era figlio di un litografo e di un editore. Dopo aver soggiornato a Berlino e a Parigi - dove ebbe contatti con Jules Pascin e Chaim Soutine - Varlin lavorò principalmente in Svizzera a partire dal 1932, dove sviluppò uno stile altamente individuale. Con il suo stile pittorico estremamente impastato, creò una vasta gamma di soggetti in cui espresse la sua preferenza per il grottesco, il morboso e il malinconico. Nei paesaggi urbani che realizzò a partire dagli anni Quaranta, scelse soprattutto le botteghe dei piccoli abitanti, le piazze vuote o le disadorne sale d'attesa delle ferrovie cittadine. "Quando vado in una città straniera", scrisse una volta, "mi impegno a informarmi sul penitenziario, sul manicomio, sulle macellerie di cavalli; questi sono i quartieri più poveri e più dipingibili. Lì ci sono persone, non appendiabiti". (cit. da Varlin, cat. mostra galleria Iris Wazzau, Davos 1984, p. 3). La sua opera, tuttavia, rivela anche una predilezione per il mondo sofisticato dei grandi alberghi svizzeri, come dimostra il motivo attuale. Il dipinto raffigura un imponente edificio alberghiero a Ouchy, un quartiere di Losanna situato direttamente sul lago di Ginevra. Il dipinto proviene dalla collezione dell'attore tedesco Ernst Schröder, amico di Varlin e da lui ritratto.