Natalja Gontcharova
Natalya Gontcharova
Composizione rayonniste
1913
Olio su tela. 130,5 x 100,5 cm. Incorniciato. In basso a destra monogramma in marrone "N.G.". - Con debole craquelé.
Bazetoux 585
Provenienza
Collezione privata; proprietà privata Belgio
Letteratura
Anthony Parton, Goncharova. The Art and Design of Natalia Goncharova, Woodbridge 2010, p. 440, ill. a colori 578 (qui datato 1920/1930)
Il 1913 segnò l'apice dell'ancor giovane carriera della pittrice russa Natalia Gontcharova. La pittrice era all'avanguardia nella scena artistica moscovita, esponeva a Parigi, Monaco e Berlino dal 1906, era membro di vari gruppi di artisti russi e dal 1911 anche del Blaue Reiter di Monaco.
La sua vasta opera fino a quel momento era caratterizzata da un grande pluralismo stilistico. Oltre a uno stile neo-primitivista basato sull'arte popolare russa, sperimentò il cubofuturismo e, sulla base di esperimenti con la luce, sviluppò il rayonismo insieme al suo compagno Mikhail Larionov: "Partendo dall'idea che l'occhio umano non percepisce principalmente gli oggetti, ma i raggi da essi riflessi, lei e Larionov svilupparono la teoria della pittura rayonista, secondo la quale, come una quarta dimensione, per così dire, doveva essere rappresentata la radiosità immateriale." (Antje Birthälmer, in: Der Sturm. Centro dell'Avanguardia, exh. Cat. Von der Heydt Museum, Wuppertal 2012, p. 155).
Nel 1913 i due pubblicano il loro manifesto rayonista e Gontcharova diventa la prima artista russa ad avere una grande mostra personale a Mosca in quell'anno.
Bazetoux fa risalire a questo importante anno anche l'attuale grande "Composition rayonniste". L'opera affascina per la sua esplosione cristallina di forme, che si apre a diverse associazioni con elementi architettonici e vegetali.