Norbert Kricke Norbert Kricke

Ferrovia a grande superficie
1964

Acciaio inossi…
Descrizione

Norbert Kricke

Norbert Kricke Ferrovia a grande superficie 1964 Acciaio inossidabile Circa 138 x 520 x 2 cm. Su zoccolo metallico 1 x 45 x 62 cm. - Con lievi segni d'età. La presente opera sarà inclusa nel catalogo ragionato di Sabine Kricke-Güse, Berlino, attualmente in preparazione. Provenienza Acquistato direttamente dall'artista; collezione privata, Renania Settentrionale-Vestfalia. Mostre Münster 1980 (Museo statale della Westfalia per l'arte e la storia culturale di Münster e Associazione artistica della Westfalia), Zurigo (Kunsthaus), Rilievi, Formprobleme zwischen Malerei und Skulptur im 20. Jahrhundert, Ausst.Kat., p.214 con ill. Bonn 1969 (Bonner Kunstverein im Rheinischen Landesmuseum), Studio Rheinland, Norbert Kricke und seine Schüler, Ausst.Kat.Nr.2, p.34 Avignone 1969 (Palazzo dei Papi), L'Oeil Ecoute, Esposizione internazionale d'arte contemporanea Sonsbeek 1966 (centro città), Internationale Beeldententoonstelling, cat.exhib.no.127, o.p. con ill. Kassel 1964 (Orangerie), Documenta III Letteratura Jürgen Morschel, Norbert Kricke, Stoccarda 1976, p.68 con ill. Lo scultore e disegnatore Norbert Kricke è un individualista la cui opera sfugge a una chiara classificazione; le sue sculture non possono essere attribuite né all'Informale né all'Arte Minimale. Egli utilizza mezzi minimalisti e completamente indipendenti per rappresentare il movimento nello spazio e trova soluzioni radicali, apparentemente senza peso, che sono ugualmente chiare e poetiche. Dopo i "Raumplastiken" colorati e minimalisti con linee semplici e chiuse dei primi anni Cinquanta, passa alle "Bündelungen", in cui sfere di fili d'acciaio piegati si irradiano da un centro in diverse direzioni. Parallelamente, a partire dal 1955/56, crea il gruppo di opere chiamato "Flächenbahnen". In esse, fasci di barre d'acciaio sono sistematizzati. Spostati l'uno contro l'altro nel loro allineamento longitudinale, sono allineati l'uno accanto all'altro come una superficie chiusa. Con la stessa coerenza formale che già caratterizza le sue sculture tridimensionali e spaziali aperte, Kricke incanala ora l'energia del movimento in una parete bidimensionale ed ermetica. Nella sua dominanza materiale, evoca un effetto completamente diverso e amplificato. Invece di un movimento esplosivo dal centro dei "fasci", la dinamica nelle "traiettorie di superficie" si svolge su una traiettoria uniforme che tuttavia punta verso l'infinito: "Il movimento su un'ampia traiettoria e nell'alta velocità delle linee rette ha l'effetto di un impulso pieno ed euforico, per così dire. Lo sguardo incontra la zona centrale formata dalle tracce di fusione che raccolgono la luce dei punti di saldatura delle aste e viene spostato a destra e a sinistra nello spazio; e questo movimento su molte linee della stessa direzione ha una forza completamente diversa da un movimento che si irradia solo in una linea. Si potrebbe anche considerare il 'percorso di superficie' come un muro in cui la stabilità è annullata dal treno orizzontale del movimento". (Jürgen Morschel, Norbert Kricke, Stoccarda 1976, p. 68). Il numero di percorsi di superficie creati è molto limitato. Come di consueto in altri gruppi di opere di Kricke, essi coprono un'ampia gamma di dimensioni. La "Große Flächenbahn" qui proposta fu esposta a documenta III nel 1964, anno della sua creazione, insieme alla famosa scultura spaziale di Kricke "Große Mannesmann". È eccezionale per dimensioni ed effetto ed è superata solo dalla "Große Flächenbahn in zwei Ebenen" (1957/59) sulla facciata della Kleines Haus del Musiktheater im Revier, Gelsenkirchen.

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