Null ♦ TÉRENCE. Therence en françois. Prose et Rime avecques le latin. S.L.N.D. …
Descrizione

♦ TÉRENCE. Therence en françois. Prose et Rime avecques le latin. S.l.n.d. [al colophon]: Parigi, Pour Antoine Vérard, s.d. [tra il 1499 e il 1503]. Folio gotico, marocchino marrone, tavole e dorso liscio ricoperti da un'ampia decorazione rinascimentale a mosaico verde con filetti dorati, interno incorniciato da due doppi filetti dorati, carta pergamena, bordi dorati (Marius Michel). GW, M45586. - HC 15435. - Bechtel T-39. - Macfarlane, n°152. - Goff T-106. - Claudin, t. II, pp. 487-491. Preziosa prima edizione in francese delle commedie di Terenzio. È stampata in caratteri gotici su due colonne, con il testo latino contrapposto alla traduzione francese, attribuita a Guillaume Rippe, notaio di Mance al servizio del re Luigi XI come segretario. La data di pubblicazione è stimata tra il 1499 e il 1503 al più tardi e ne esistono solo una ventina di copie in istituzioni pubbliche, di cui solo tre in Francia (due alla BnF, una copia su pergamena e una su carta incompleta, e una all'INHA). È uno dei libri più notevoli del libraio-editore Antoine Vérard, il cui marchio tipografico compare sull'ultimo foglio (cfr. Renouard, n°1088). La prima riga del frontespizio è xilografata a imitazione delle lettere tracciate dai calligrafi; la bella xilografia a piena pagina che decora il verso di questo foglio, rappresentazione simbolica di un autore che offre il suo libro al sovrano, fu utilizzata da Vérard nella sua edizione del 1489 del Libro della Politica di Aristotele (xilografia riprodotta da Claudin, t. II, p. 422). La superba illustrazione comprende 2 grandi incisioni a piena pagina, ripetute, una delle quali mostra una veduta del teatro con i palchi e le gallerie pieni di spettatori, e circa 300 incisioni più piccole che illustrano le scene comiche. Queste numerose incisioni sono state ottenute combinando diverse xilografie mobili raffiguranti personaggi (gli attori) ed elementi scenografici (motivi arborei e architettonici) più o meno imitati da quelli delle edizioni illustrate del Terenzio date in precedenza da Grüninger a Strasburgo e da Treschsel a Lione: ma, come sottolinea Claudin, l'edizione di Vérard prevale su quest'ultima per la sua superiorità, per la delicatezza degli intagli e per lo spirito e il gusto che l'editore parigino ha saputo dare alle sue figure. Nato a Cartagine e morto a Roma, Terenzio (Publio Terenzio Afer), vissuto nel II secolo a.C., fu il più grande poeta comico latino insieme a Plauto. Fu il poeta d'elezione dei circoli eruditi di Roma, in particolare della famiglia degli Scipioni, ma compose in tutto solo sei commedie che influenzarono fortemente gli autori classici francesi, soprattutto Molière. Copia molto bella, in una splendida legatura di Marius Michel, le cui tavole e il dorso sono interamente ricoperti da una grande decorazione a mosaico di intrecci di gusto rinascimentale. La decorazione di questa imponente legatura, che ricorda brillantemente le più abili composizioni concepite per i libri di Grolier, è un capolavoro di invenzione e testimonia ancora una volta la maestria artistica di Marius Michel. L'esemplare è apparso nel bollettino mensile dell'aprile 1900 della libreria Damascena Morgand (n°39062, al prezzo di 4000 franchi).

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♦ TÉRENCE. Therence en françois. Prose et Rime avecques le latin. S.l.n.d. [al colophon]: Parigi, Pour Antoine Vérard, s.d. [tra il 1499 e il 1503]. Folio gotico, marocchino marrone, tavole e dorso liscio ricoperti da un'ampia decorazione rinascimentale a mosaico verde con filetti dorati, interno incorniciato da due doppi filetti dorati, carta pergamena, bordi dorati (Marius Michel). GW, M45586. - HC 15435. - Bechtel T-39. - Macfarlane, n°152. - Goff T-106. - Claudin, t. II, pp. 487-491. Preziosa prima edizione in francese delle commedie di Terenzio. È stampata in caratteri gotici su due colonne, con il testo latino contrapposto alla traduzione francese, attribuita a Guillaume Rippe, notaio di Mance al servizio del re Luigi XI come segretario. La data di pubblicazione è stimata tra il 1499 e il 1503 al più tardi e ne esistono solo una ventina di copie in istituzioni pubbliche, di cui solo tre in Francia (due alla BnF, una copia su pergamena e una su carta incompleta, e una all'INHA). È uno dei libri più notevoli del libraio-editore Antoine Vérard, il cui marchio tipografico compare sull'ultimo foglio (cfr. Renouard, n°1088). La prima riga del frontespizio è xilografata a imitazione delle lettere tracciate dai calligrafi; la bella xilografia a piena pagina che decora il verso di questo foglio, rappresentazione simbolica di un autore che offre il suo libro al sovrano, fu utilizzata da Vérard nella sua edizione del 1489 del Libro della Politica di Aristotele (xilografia riprodotta da Claudin, t. II, p. 422). La superba illustrazione comprende 2 grandi incisioni a piena pagina, ripetute, una delle quali mostra una veduta del teatro con i palchi e le gallerie pieni di spettatori, e circa 300 incisioni più piccole che illustrano le scene comiche. Queste numerose incisioni sono state ottenute combinando diverse xilografie mobili raffiguranti personaggi (gli attori) ed elementi scenografici (motivi arborei e architettonici) più o meno imitati da quelli delle edizioni illustrate del Terenzio date in precedenza da Grüninger a Strasburgo e da Treschsel a Lione: ma, come sottolinea Claudin, l'edizione di Vérard prevale su quest'ultima per la sua superiorità, per la delicatezza degli intagli e per lo spirito e il gusto che l'editore parigino ha saputo dare alle sue figure. Nato a Cartagine e morto a Roma, Terenzio (Publio Terenzio Afer), vissuto nel II secolo a.C., fu il più grande poeta comico latino insieme a Plauto. Fu il poeta d'elezione dei circoli eruditi di Roma, in particolare della famiglia degli Scipioni, ma compose in tutto solo sei commedie che influenzarono fortemente gli autori classici francesi, soprattutto Molière. Copia molto bella, in una splendida legatura di Marius Michel, le cui tavole e il dorso sono interamente ricoperti da una grande decorazione a mosaico di intrecci di gusto rinascimentale. La decorazione di questa imponente legatura, che ricorda brillantemente le più abili composizioni concepite per i libri di Grolier, è un capolavoro di invenzione e testimonia ancora una volta la maestria artistica di Marius Michel. L'esemplare è apparso nel bollettino mensile dell'aprile 1900 della libreria Damascena Morgand (n°39062, al prezzo di 4000 franchi).

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