COMUNI e UOMINI POLITICI. Serie di 9 documenti. BUISSON Ferdinand (1841-1932) 2 L.A.S. a Édouard Petit e sua moglie, Parigi, 2 aprile 189[0] e (s.d.). 8 pp. in-8. Il 2 aprile ringrazia M. Petit per avergli inviato i suoi "ritagli di giornale" e aggiunge "Lei diventerà presto uno dei due o tre uomini che conoscono veramente le scuole e il mondo della scuola [...]", alla moglie il 20 novembre scrive non senza tristezza "Ho trovato il tempo di leggere [...] questo bel libro, il testamento di suo marito. [...]"; COMBES Emile (1835-1921) L.A.S. e N.A.S., Tours 16 ottobre 1895 e (s.l.n.d.). 1 p. e 2 mezze pagine in-8. Il 16 ottobre si preoccupa per la salute del Presidente; su una carta intestata "Le Cri de Paris" è incollata una nota in cui si legge: "Non c'è tributo più prezioso per un uomo di potere di un temperamento equilibrato [...] per mantenerlo basta mettere in pratica il vecchio adagio: Fais ce que dois, advienne que pourra"; CAILLAUX Joseph (1863-1944) L.A.S., Parigi, 5 settembre 1911. 2 pp. in-16. Si congratula con il suo corrispondente e spera che la lettera gli arrivi bene; DELESCLUZE Charles (1809-1871) 2 L.A.S. (s.l.n.d.) 3 ½ pp. in-16. "Perché non vai in prefettura a chiedere un permesso? Andate dal prefetto, se gli uffici vi respingono. Per quanto ne so, non sono condannato alla cava dura. Userò tutti i mezzi a mia disposizione per far revocare questo divieto" e (s.d.) "Quando uscirò? Non lo so, perché si sa quando si è in prigione [...] sarò molto contento se non avrò una nuova condanna"; FLOURENS Gustave (1838-1871) L.A.S. (s.l.) 3 luglio 1869. 1 p. in-8. Lettera che tratta dell'amministrazione; MICHEL Louise (1839-1905) L.A.S. a "citoyen Lueroin" (s.l.n.d.) 1 p. in-12. Indirizzo, alcune lacrime. Chiede un favore: "Mi si chiede (subito) la storia di Mandrin, potete mandarmi in biblioteca a prendere tutti i documenti su di lui, processi, manoscritti [...]". Louis Mandrin, contrabbandiere francese ; VAILLANT Édouard (1840-1915) 2 L.A.S. Rangate 4 marzo 1872 e Parigi 22 novembre 1899. 2 ½ pp. in-8. 4 marzo 1872, bella lettera in cui rievoca le conseguenze della Comune di Parigi per coloro che l'hanno organizzata e sostiene le idee del suo corrispondente "Vedo con dolore che come tutti coloro che hanno fatto il loro dovere e si sono schierati per la causa del popolo contro i suoi detestabili nemici avete dovuto soffrire e sopportare come i nostri poveri amici condannati il castigo della nostra sconfitta [....] La vostra idea di istituire una scuola laica per combattere l'avvelenamento clericale della gioventù è eccellente [...]"; il 22 novembre 1899 dà il suo aiuto al corrispondente. Sono allegati due documenti stampati: L'articolo "Les hommes de la Commune, par Alfred Lepetit" su Delescluze e un suo ritratto.