GALLE André (1761-1844) graveur français. Serie di 4 L.A.S. Ad Adrien Vauthier-G…
Descrizione

GALLE André (1761-1844) graveur français.

Serie di 4 L.A.S. ad Adrien Vauthier-Galle (suo nipote) Parigi, dalla settimana del 30 novembre 1843 al 28 dicembre 1843. 6 pp.⅓ . in-folio. Due lettere con indirizzi, timbri postali, francobolli (strappi ai timbri). Sorprendente e interessante corrispondenza tra André Galle (incisore e inventore della catena a maglie dentate) e suo nipote materno, l'incisore e medaglista André Vauthier-Galle (1818-1889). Come un resoconto della settimana appena trascorsa, queste lettere offrono una breve panoramica sulla politica generale dell'epoca, sulle belle arti e sulle notizie di famiglia. Tutti i documenti riguardano la tanto attesa spedizione di un bassorilievo e il ritorno di André Vauthier-Galle. La prima lettera, numerata 136, datata da giovedì 30 novembre all'8 dicembre, inizia così: "Questa è, credo, la penultima lettera che dovrei inviarvi a Roma, a meno che circostanze che non posso prevedere mi costringano a iniziare una nuova risma di carta, che dipende dalla vostra volontà e dalla proposta a cui il signor Adrien Vauthier si è impegnato, presumo che la prima che mi arriverà indicherà la linea di condotta che dovrei prendere [...] La nostra Camera dei Deputati riprende le sue sedute il 27 del mese successivo. Sembra che il ministro non sarà cambiato e che il signor Laplagne sarà mantenuto alle finanze, il francobollo dipende dal suo ministero, è sempre un buon punto per noi [...]" continua evocando il suo ritorno e mostra la sua impazienza "ecco il primo giorno dell'ultimo mese in cui i vostri rispettivi impegni tra il Governo e voi [...]" annuncia che il modello che deve ricevere non è ancora arrivato "non comprendo sempre nulla, si è perso per strada? [...]", racconta la sua ultima seduta all'Istituto e insiste sul modello che ancora manca. André Galle insiste, non capisce il silenzio del nipote e aggiunge "[...] Questo modello promesso e atteso non è arrivato e ormai è quasi inutile aspettarlo. Come sperate di sostituire quest'opera [...]" Giovedì 7 dicembre, gli dice "Questa lettera partirà domani e presumo che sia la penultima che vi invio, è ora. La sua presenza fissa la fine di questa corrispondenza. Per ora porta il n. 136 e vale la pena e merita di riposare [...]"; n. 137 dal 9 dicembre 1843 a lunedì 18 dicembre, la rimprovera per le lettere troppo brevi e cita di nuovo "la piccola copia" che aspetta con impazienza. Prosegue poi con le sue attività, l'Istituto, la votazione per l'elezione di un sindaco e di un vicesindaco, sta per "andare all'ufficio dei francobolli per metterci un timbro", è "convocato alla zecca, da lì all'Istituto, dove dobbiamo nominare un bibliotecario (sic) al posto di questo responsabile, il signor Feuillet [...]" ecc. Continua: "Ieri ho ricevuto una letterina che mi dice che recentemente mi avete mandato una scatola contenente un piccolo quadro e due gessi [...]" e si preoccupa per la sua assenza....]" e si preoccupa "Quanto è grande il vostro modello? se devo ridurlo da Colas, questo richiederà tempo, poi dovrò fondere questa riduzione che richiederà tempo, poi dovrò fonderlo su acciaio e spedirvelo... tutto questo richiederà almeno cinque o sei settimane dopo di che il tempo per incidere [....]"; n. 138 dal 20 dicembre 1843 a lunedì 25, si tratta soprattutto di questa famosa scatola "[...] cosa vi dirò se non di cantare sulla stessa tonalità, aspetto la scatola, aspetto la scatola [...]"; n. 139 dal 26 al 28 dicembre, "Finalmente questa scatoletta che credevamo perduta, ci è stata restituita ieri sera tra le otto e le nove [....] ora dobbiamo arrotondare il campo, fonderlo e ridurlo, il che richiederà una quindicina di giorni [...]" e conclude scandendo "Torna, stiamo aspettando; il tuo ritrattino, che è molto ben fatto, non ci basta, ci serve l'originale. Torna, torna, torna! [...]" La fine della lettera è di mano di J. Oudiné. Gli chiede un favore: "Il signor Constant Dufeux che ho visto ieri mi ha chiesto di chiederle se può portargli una conchiglia per fare una spilla [...] Ho riletto quello che papà Galle le ha appena scritto a proposito di Blondel e Raoul Rochette; non si preoccupi di tutto questo e faccia quello che vuole; il suo modello è in fonderia e glielo manderemo non appena sarà pronto. Eugène si affretterà a ridurlo [...]". Sono allegate varie corrispondenze ad André Galle e Adrien Vauthier-Galle. Una lettera con belle illustrazioni.

GALLE André (1761-1844) graveur français.

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