Michel Potage (1949-2020) Tavolo 2002 Olio su carta montato su pannello monogram…
Descrizione

Michel Potage (1949-2020)

Tavolo 2002 Olio su carta montato su pannello monogrammato e datato in basso a destra 140 x 140 cm Provenienza: > Galerie Thierry Spira, Parigi (etichetta sul retro) > Collezione privata, Parigi "L'andirivieni tra il salone e lo studio sta diventando sempre più numeroso, vano Non riesco a stare in piedi. Non riesco a resistere. Allora diventa più raro. Ci si posa nello sguardo Qualche giorno in cui sembra scorrere Poi tutto va male. Continuo a ripetermi: lasciati andare, ma niente mi aiuta. Provo qualsiasi cosa finché non mi disgusto di me stesso. Michel Potage (in Michel Potage Greenyard Pieces, edizione Henry Bussière Art, Parigi, 1996) In un articolo del 17 maggio 2015 pubblicato su Télérama, Olivier Cena si chiede: "Che ne è stato di Michel Potage? L'opera di questo pittore francese, oggi sessantacinquenne, è scomparsa dai binari dell'immagine circa dieci anni fa". L'artista ci ha lasciato nel 2020 e la cronaca non lo ha ancora raggiunto. Romantico e figurativo dalla fine degli anni '70, ammiratore della pittura di Francis Bacon, Michel Potage è anacronistico: mentre Warhol ci vende i 15 minuti di fama, lui proclama a Thierry Ardisson "Cerco di non essere nessuno, non sono nessuno". Questo spiega perché il suo lavoro è diverso da tutti gli altri. Michel Potage ha la pittura scritta addosso: dipinge nella solitudine di quel luogo sacro che è il suo studio, dopo aver atteso a lungo l'ispirazione... e, quando questa arriva, diventa frenetico, implacabile, virtuoso. Dipinge il soggetto fino a esaurirlo, da qui il suo lavoro seriale: gli Aborigeni, la corrispondenza tra Van Gogh e suo fratello Theo, gli Zingari, la mitica serie degli Alberi... Potage è esigente con se stesso, persino intransigente: in una poesia scritta in occasione della sua mostra alla galleria Guigon nel novembre 1997, scrive: "I miei occhi escono dalla testa Ogni giorno voglio dipingere Il quadro che manca Alla mia concezione della pittura Nel momento stesso. In un'intervista rilasciata a Thierry Ardisson in Lunettes noires pour Nuits blanches il 28 ottobre 1989, Michel Potage dichiara: "Dipingo per me stesso e per alcuni amici...". Scommettiamo che con il passare del tempo i suoi amici saranno sempre più numerosi. Stato di conservazione: Scatola

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