1938 ALVIS 12/70 Numero di serie: A44057 Immatricolazione francese La Alvis 12/70 fu annunciata dalla Casa britannica il 22 settembre 1937. Si trattava di una berlina o coupé sportiva a quattro posti, imparentata con la Alvis Silver Crest a sei cilindri. Con il direttore tecnico e progettista Smith-Clarke impegnato nella costruzione di una nuova fabbrica per la produzione dei motori radiali Gnome-Rhone di Alvis, la 12/70 fu disegnata da George Lanchester e si rivelò il suo ultimo progetto automobilistico. Alvis produsse poi un motore a quattro cilindri da 1.842 cc con punterie a valvola in testa, simile al motore Alvis Firebird ma di fatto di nuova concezione. La sua potenza di 63 CV era sufficiente a spingere la vettura a una velocità massima di circa 130 km/h. Alvis dovette anche progettare e costruire un cambio a quattro velocità, le cui prime tre marce erano sincronizzate. La vettura qui presentata è in condizioni generali molto buone. La verniciatura bicolore è ben fatta e i cerchi neri opachi hanno un bell'aspetto. La capote è in buone condizioni e ha un'apertura "facile", spesso non caratteristica delle auto di quel periodo. All'interno, la pelle ha una bella patina. I tappetini potrebbero dover essere sostituiti. Questa rara vettura merita di tornare su strada per i raduni anteguerra. 1938 ALVIS 12/70 Numero di serie: A44057 Immatricolazione francese La Alvis 12/70 fu annunciata dalla Casa britannica il 22 settembre 1937. Si trattava di una berlina o coupé sportiva a quattro posti, imparentata con la Alvis Silver Crest a sei cilindri. Con il direttore tecnico e progettista Smith-Clarke impegnato nella costruzione di una nuova fabbrica per la produzione dei motori radiali Gnome-Rhone di Alvis, la 12/70 fu disegnata da George Lanchester e si rivelò il suo ultimo progetto automobilistico. Alvis produsse poi un motore a quattro cilindri da 1.842 cc con punterie a valvola in testa, simile al motore Alvis Firebird ma di fatto di nuova concezione. La sua potenza di 63 CV era sufficiente a spingere la vettura a una velocità massima di circa 130 km/h. Alvis dovette anche progettare e costruire un cambio a quattro velocità, le cui prime tre marce erano sincronizzate. La vettura qui presentata è in condizioni generali molto buone. La verniciatura bicolore è ben fatta e i cerchi neri opachi hanno un bell'aspetto. La capote è in buone condizioni e ha un'apertura "facile", spesso non caratteristica delle auto di quel periodo. All'interno, la pelle ha una bella patina. I tappetini potrebbero dover essere sostituiti. Questa rara vettura merita di tornare su strada per i raduni anteguerra.