Null François BONVIN (Parigi, 1817 - Saint-Germain-en-Laye, 1887)
La tazza fuman…
Descrizione

François BONVIN (Parigi, 1817 - Saint-Germain-en-Laye, 1887) La tazza fumante, 26 ottobre 1879 Matita nera. Firmato e datato in basso a destra: "f. Bonvin 26 8bre 1879". Numerato in basso a sinistra: "n° 3". 15 x 20,4 cm Provenienza : Vendita anonima, Pau, 14 dicembre 2019, n° 44. Figlio di un ex grognard napoleonico, guardiano della foresta durante la Restaurazione e divenuto locandiere a Vaugirard, François Bonvin fu attratto dal disegno fin da piccolo e lo praticò da autodidatta. Da giovane si iscrive alla Petite École de Dessin di Parigi. Vende i suoi primi acquerelli a un collezionista di nome Laperlier, che gli trasmette la passione per Chardin; frequenta la birreria Andler e conosce Courbet e i critici della scuola realista, Champfleury e Castagnary. A partire dal 1847 espone i suoi soggetti realistici al Salon. Nel 1866 muore il fratellastro Léon, di cui era il principale sostenitore. Nel 1867 si reca nei Paesi Bassi per scoprire le opere dei maestri del Secolo d'oro che lo avevano ispirato. I suoi ultimi anni furono funestati dalla malattia. Bonvin disegnava allora in piccoli quaderni oggetti di uso quotidiano, con un meraviglioso senso del chiaroscuro e una sottile filosofia del passaggio effimero del tempo, come in questo disegno con il fumo che fuoriesce dalla tazza.

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François BONVIN (Parigi, 1817 - Saint-Germain-en-Laye, 1887) La tazza fumante, 26 ottobre 1879 Matita nera. Firmato e datato in basso a destra: "f. Bonvin 26 8bre 1879". Numerato in basso a sinistra: "n° 3". 15 x 20,4 cm Provenienza : Vendita anonima, Pau, 14 dicembre 2019, n° 44. Figlio di un ex grognard napoleonico, guardiano della foresta durante la Restaurazione e divenuto locandiere a Vaugirard, François Bonvin fu attratto dal disegno fin da piccolo e lo praticò da autodidatta. Da giovane si iscrive alla Petite École de Dessin di Parigi. Vende i suoi primi acquerelli a un collezionista di nome Laperlier, che gli trasmette la passione per Chardin; frequenta la birreria Andler e conosce Courbet e i critici della scuola realista, Champfleury e Castagnary. A partire dal 1847 espone i suoi soggetti realistici al Salon. Nel 1866 muore il fratellastro Léon, di cui era il principale sostenitore. Nel 1867 si reca nei Paesi Bassi per scoprire le opere dei maestri del Secolo d'oro che lo avevano ispirato. I suoi ultimi anni furono funestati dalla malattia. Bonvin disegnava allora in piccoli quaderni oggetti di uso quotidiano, con un meraviglioso senso del chiaroscuro e una sottile filosofia del passaggio effimero del tempo, come in questo disegno con il fumo che fuoriesce dalla tazza.

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