Null Johann Heinrich LIPS (Kloten, 1758 - Zurigo, 1817)
Ulisse in visita agli In…
Descrizione

Johann Heinrich LIPS (Kloten, 1758 - Zurigo, 1817) Ulisse in visita agli Inferi, 1785 Penna e inchiostro marrone, lavaggio marrone e grigio. Firmato, collocato e datato in basso a sinistra: "Joh: H: Lips inv. et fec: Roma 1785". (Incollato per intero sul vecchio supporto, con qualche segno di usura). 45,5 x 66,9 cm Provenienza : - Probabile vendita Zurigo, Kunst & Spiegel AG, 26-28 ottobre 1932, n. 933 ("1785, Mythologische Szene. Sepiazeichnung, tuschiert, 46 x 68 cm"). - Ex collezione Olivier Aaron (1947-2018); vendita, Auction Art, Parigi, Hôtel Drouot, 8 ottobre 2019, n. 89. Lips è cresciuto a Kloten, una decina di chilometri a nord di Zurigo. Fu allievo di Johann Rudolf Schellenberg, incisore a Winterthur. Nel 1778 conobbe Füssli, che gli affidò la creazione di diverse incisioni e lo soprannominò "il mago di Kloten" (cfr. J. Kruse, Johann Heinrich Lips 1758-1817. Ein Zürcher Kupferstecher zwischen Lavater und Goethe, cat. exp.Coburg, 1989, p. 27). Nel 1780 si recò in Germania, poi in Italia nel 1782. Incontra nuovamente Goethe nel 1786. Goethe gli chiede di collaborare all'illustrazione della prima edizione delle sue Opere collettive, pubblicata tra il 1787 e il 1790. Nel 1789 lasciò l'Italia e si stabilì a Weimar per alcuni anni come insegnante presso la scuola principesca di disegno, prima di tornare a Zurigo nel 1794. Il soggetto del nostro disegno, eseguito a Roma, è tratto dal libro XI dell'Odissea. Spinto dalla maga Circe, presso la quale ha soggiornato per un anno, Odisseo si reca a incontrare il defunto Tiresia, famoso indovino tebano, che solo può dirgli come concludere il suo viaggio e tornare a casa a Itaca. La scelta di questo tema omerico, molto raro nell'arte figurativa, riflette la profonda erudizione di Lips e più in generale della comunità germanica a Roma nell'ultimo quarto del XVIII secolo.

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Johann Heinrich LIPS (Kloten, 1758 - Zurigo, 1817) Ulisse in visita agli Inferi, 1785 Penna e inchiostro marrone, lavaggio marrone e grigio. Firmato, collocato e datato in basso a sinistra: "Joh: H: Lips inv. et fec: Roma 1785". (Incollato per intero sul vecchio supporto, con qualche segno di usura). 45,5 x 66,9 cm Provenienza : - Probabile vendita Zurigo, Kunst & Spiegel AG, 26-28 ottobre 1932, n. 933 ("1785, Mythologische Szene. Sepiazeichnung, tuschiert, 46 x 68 cm"). - Ex collezione Olivier Aaron (1947-2018); vendita, Auction Art, Parigi, Hôtel Drouot, 8 ottobre 2019, n. 89. Lips è cresciuto a Kloten, una decina di chilometri a nord di Zurigo. Fu allievo di Johann Rudolf Schellenberg, incisore a Winterthur. Nel 1778 conobbe Füssli, che gli affidò la creazione di diverse incisioni e lo soprannominò "il mago di Kloten" (cfr. J. Kruse, Johann Heinrich Lips 1758-1817. Ein Zürcher Kupferstecher zwischen Lavater und Goethe, cat. exp.Coburg, 1989, p. 27). Nel 1780 si recò in Germania, poi in Italia nel 1782. Incontra nuovamente Goethe nel 1786. Goethe gli chiede di collaborare all'illustrazione della prima edizione delle sue Opere collettive, pubblicata tra il 1787 e il 1790. Nel 1789 lasciò l'Italia e si stabilì a Weimar per alcuni anni come insegnante presso la scuola principesca di disegno, prima di tornare a Zurigo nel 1794. Il soggetto del nostro disegno, eseguito a Roma, è tratto dal libro XI dell'Odissea. Spinto dalla maga Circe, presso la quale ha soggiornato per un anno, Odisseo si reca a incontrare il defunto Tiresia, famoso indovino tebano, che solo può dirgli come concludere il suo viaggio e tornare a casa a Itaca. La scelta di questo tema omerico, molto raro nell'arte figurativa, riflette la profonda erudizione di Lips e più in generale della comunità germanica a Roma nell'ultimo quarto del XVIII secolo.

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