Null Cristo deposto dalla croce dagli angeli in legno policromo e dorato. Il Cri…
Descrizione

Cristo deposto dalla croce dagli angeli in legno policromo e dorato. Il Cristo morto è qui rappresentato con il capo chino sulla spalla destra, cinto da una corona di spine intrecciata, le braccia ai fianchi, le mani aperte, le gambe parallele, un corto perizonio legato davanti con un lembo all'interno del cavallo. Gli angeli cristofori lo tengono per le lenzuola a mo' di velo omerale, evitando così di toccare il pulpito ammaccato che mostra tutte le ferite del supplizio. La tunica degli angeli forma profonde pieghe, la cui grafica molto studiata sostiene la sensazione di movimento discendente. Paesi Bassi meridionali o Francia orientale, seconda metà del XV secolo H. 52,5 cm (piccoli incidenti e pezzi mancanti) Provenienza: Ex collezione Jonas Ex collezione Louis-Pierre Bresset, Château de la Rochelambert, Haute-Loire Questo tema, sviluppato più tardi durante la Controriforma, è molto raro nella scultura, soprattutto alla fine del XV secolo. Gli esempi possono essere utilizzati per il confronto. La prima è l'Uomo dei dolori in alabastro del Museo Mayer van den Bergh di Anversa (MMB.0317), scolpito intorno al 1460-1470 (fig. A); un'altra figura in alabastro si trova anche nella Cattedrale di San Maurizio e Santa Caterina a Magdeburgo (Sassonia). Questa immagine devozionale doveva permettere ai fedeli che la contemplavano di meditare sul mistero della redenzione e di incoraggiare la penitenza e la conversione per vedere oltre la sofferenza e credere nella salvezza e nella felicità che la Risurrezione porta con sé, la vittoria sulla morte. Un confronto può essere fatto con la scultura di Maria Maddalena portata in braccio dagli angeli (MA4094) del Bayerisches Nationalmuseum di Tilman Riemenschneider del 1490 circa (fig. B) per mostrare come due temi diversi possano essere trattati allo stesso modo. Mostra: Arti del Medioevo, Prefettura di Marsiglia, 1949 L'art du Moyen Age dans les collections marseillaises, Musée Cantini, Marsiglia, 20 maggio - 20 luglio 1952, n°72 Bibliografia : J. Liévaux-Boccador, E. Bresset, Statuaire médiévale de collection, Milano, 1972, tomo 2, p 231-232 Opere consultate :Marjan Debaene, Alabaster sculpture in Europ, 1300 - 1650, catalogo della mostra MLeuven, 14 ottobre 2022 - 26 febbraio 2023, n°100, pp259-260 Hans Nieuwdorp, Museo Mayer van den Bergh, Anversa, Bruxelles, 1992, p. 75 Matthias Weniger, Tilman Riemenschneider, Die Werke im Bayerischen Nationalmueum, 2019, p 74-104

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Cristo deposto dalla croce dagli angeli in legno policromo e dorato. Il Cristo morto è qui rappresentato con il capo chino sulla spalla destra, cinto da una corona di spine intrecciata, le braccia ai fianchi, le mani aperte, le gambe parallele, un corto perizonio legato davanti con un lembo all'interno del cavallo. Gli angeli cristofori lo tengono per le lenzuola a mo' di velo omerale, evitando così di toccare il pulpito ammaccato che mostra tutte le ferite del supplizio. La tunica degli angeli forma profonde pieghe, la cui grafica molto studiata sostiene la sensazione di movimento discendente. Paesi Bassi meridionali o Francia orientale, seconda metà del XV secolo H. 52,5 cm (piccoli incidenti e pezzi mancanti) Provenienza: Ex collezione Jonas Ex collezione Louis-Pierre Bresset, Château de la Rochelambert, Haute-Loire Questo tema, sviluppato più tardi durante la Controriforma, è molto raro nella scultura, soprattutto alla fine del XV secolo. Gli esempi possono essere utilizzati per il confronto. La prima è l'Uomo dei dolori in alabastro del Museo Mayer van den Bergh di Anversa (MMB.0317), scolpito intorno al 1460-1470 (fig. A); un'altra figura in alabastro si trova anche nella Cattedrale di San Maurizio e Santa Caterina a Magdeburgo (Sassonia). Questa immagine devozionale doveva permettere ai fedeli che la contemplavano di meditare sul mistero della redenzione e di incoraggiare la penitenza e la conversione per vedere oltre la sofferenza e credere nella salvezza e nella felicità che la Risurrezione porta con sé, la vittoria sulla morte. Un confronto può essere fatto con la scultura di Maria Maddalena portata in braccio dagli angeli (MA4094) del Bayerisches Nationalmuseum di Tilman Riemenschneider del 1490 circa (fig. B) per mostrare come due temi diversi possano essere trattati allo stesso modo. Mostra: Arti del Medioevo, Prefettura di Marsiglia, 1949 L'art du Moyen Age dans les collections marseillaises, Musée Cantini, Marsiglia, 20 maggio - 20 luglio 1952, n°72 Bibliografia : J. Liévaux-Boccador, E. Bresset, Statuaire médiévale de collection, Milano, 1972, tomo 2, p 231-232 Opere consultate :Marjan Debaene, Alabaster sculpture in Europ, 1300 - 1650, catalogo della mostra MLeuven, 14 ottobre 2022 - 26 febbraio 2023, n°100, pp259-260 Hans Nieuwdorp, Museo Mayer van den Bergh, Anversa, Bruxelles, 1992, p. 75 Matthias Weniger, Tilman Riemenschneider, Die Werke im Bayerischen Nationalmueum, 2019, p 74-104

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