Null Scena del Nuovo Testamento. 
Carta goffrata e dipinta in policromia, in una…
Descrizione

Scena del Nuovo Testamento. Carta goffrata e dipinta in policromia, in una cornice di velluto verde e filo d'oro. XVIII secolo. Altezza: 15 cm 15 cm - Larghezza : 11 cm In una cornice di legno intagliato con una ghirlanda fogliata e dorata del periodo Luigi XIV, sul retro etichetta di Léon Gruel, rilegatore di arte, oggetti e libri antichi, 418 rue St Honoré, Parigi.

126 

Scena del Nuovo Testamento. Carta goffrata e dipinta in policromia, in una cornice di velluto verde e filo d'oro. XVIII secolo. Altezza: 15 cm 15 cm - Larghezza : 11 cm In una cornice di legno intagliato con una ghirlanda fogliata e dorata del periodo Luigi XIV, sul retro etichetta di Léon Gruel, rilegatore di arte, oggetti e libri antichi, 418 rue St Honoré, Parigi.

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati

Forse ti piacerebbe anche

Icona russa delle Officine dei Vecchi Credenti, XIX secolo. "La resurrezione di Cristo, la discesa di Cristo agli inferi e la sua vita in 16 scene agiografiche". Tempera su pannello. L'icona presenta perdite dello strato pittorico. Misure: 35 x 30,5 cm. La discesa di Cristo agli inferi è una delle rappresentazioni più importanti dell'iconografia cristiana. Questo passo era conosciuto nell'Antica Rus' fin dall'XI secolo, anche se ha raggiunto la massima popolarità nella seconda metà del XIV secolo. L'iconografia di questo passo del Nuovo Testamento si sviluppò definitivamente nel XVII secolo nei laboratori di Mosca. In questo periodo, l'icona raggiunse la sua massima complessità, combinando i passaggi del Nuovo e dell'Antico Testamento e, a sua volta, componendo in una sola le scene della resurrezione e della discesa di Cristo agli inferi. L'icona di interesse, attira l'attenzione dello spettatore in una spirale, concentrando la massima attenzione sul registro centrale, dove, attraverso una composizione complessa e dinamica, vengono narrate contemporaneamente la resurrezione e la discesa agli inferi. In entrambi i casi la figura di Cristo con la mandorla d'oro è circondata da vari santi, apostoli e personaggi dell'Antico Testamento, come Adamo, riconosciuto come un uomo barbuto che tiene la mano di Cristo. A sua volta, questa scena è circondata da una cornice di 16 scene agiografiche, che raccontano diversi passi del Nuovo Testamento, per lo più di contenuto mariano, anche se ci sono alcune scene che raccontano la vita di Cristo. Ogni scena è accompagnata da un'iscrizione posta sul bordo dell'icona, dove a sua volta, agli angoli di essa, si trovano i quattro evangelisti. La composizione dell'icona si chiude con una curiosa rappresentazione della Trinità del Nuovo Testamento, situata nel registro centrale superiore. Questo tipo di rappresentazione ha diverse versioni; nel caso del lotto messo all'asta, si presenta sotto forma di Padre, Dio, Figlio e colomba, simbolo dello Spirito Santo. Questo tipo di rappresentazione è tipico dei pittori delle botteghe dei Vecchi Credenti. Altre caratteristiche che indicano l'appartenenza dell'icona a questo particolare gruppo ortodosso sono le iscrizioni sul bordo esterno dell'icona, la benedizione con due dita, le croci a otto punte e il nome di Cristo scritto come "ICXC", abbreviazione del suo nome in greco.