CÉLINE Louis-Ferdinand (1894 - 1961) 2 L.A.S. "Destouches", 1952 - 1955, a Jean-…
Descrizione

CÉLINE Louis-Ferdinand (1894 - 1961)

2 L.A.S. "Destouches", 1952 - 1955, a Jean-Louis TIXIER-VIGNANCOUR, e fascicolo legale di Céline, 1948-1955. Voluminoso fascicolo sulla difesa di Céline da parte del suo avvocato. Questo fascicolo proviene dall'ufficio di Jean-Louis TIXIER-VIGNANCOUR (1907 - 1989), difensore di Céline in diversi casi. Gli elementi di questo fascicolo riguardano non solo il suo processo per tradimento, avvenuto in contumacia mentre si trovava in Danimarca, ma anche vari procedimenti, una causa per diffamazione contro Julliard, una causa per contraffazione contro la casa editrice Froissart, per recuperare i suoi mobili dopo il suo ritorno in Francia, ecc. 24 gennaio [1952], Céline a Tixier-Vignancour (2 p. in-fol., firmato "Destouches") : "Mio caro e ammirevole difensore! Ahimè! Ahimè! Non riesco più a trovare questo contratto-Frime Frémanger! Non è stato aggiunto a questo fascicolo da Monnier a casa vostra? Senza dubbio no! I miei più sentiti auguri, amico mio, per questo anno 52! Sto cercando di sistemare un po' di cose qua e là... Ma vedo che sono stato derubato di tutto e dappertutto! Devo dei soldi, ecco tutto! A tutti! A tutti! La casa di Dieppe non può essere venduta! Mi chiedono soldi"... 8 marzo 1955, Céline a Tixier-Vignancour (o al suo socio Jean-Marc Dejean de la Batie; 2 p. in folio, firmato "Destouches"). Fornisce l'indirizzo di Marcel Aymé. "Mi dispiace molto non potermi muovere da casa mia per due anni, a qualsiasi prezzo! Non riesco più a stare in piedi! Vi ringrazio per esservi occupati di questo affare Froissard. Essendo un fieffé pendard acharné culotté coquin è sicuro di avere ragione, senza alcun male, e di fronte a tutta la giustizia e gli esperti. Ma se avete il coraggio di rappresentarmi, fate pure! Da parte mia, sono troppo malato per opporre la minima resistenza"... Il dossier riguarda diversi casi. Processo per tradimento. Céline si rifugiò con la moglie in Danimarca, dove fu ospitato da Thorvald MIKKELSEN. Questo avvocato organizzò la difesa dello scrittore insieme al suo corrispondente in Francia, Jean-Louis Tixier-Vignancour. Questo interessante fascicolo permette di seguire tutte le vicende del processo, attraverso la corrispondenza tra Thorvald Mikkelsen e Jean-Louis Tixier-Vignancour, dal 1948 al 1951: 16 lettere di Mikkelsen (una l.a.s. e 15 l.s.), con 15 lettere doppie dattiloscritte di Tixier-Vignancour, più un telegramma. 4 novembre 1948. Mikkelsen chiede al collega francese di spiegare a Céline la nozione di presentazione "in incognito": "in fondo non si tratta di un sovrano straniero, ma - agli occhi della legge - di un criminale braccato". Uno di questi giorni andrò a trovarlo in campagna. So che è malato, ma la vostra lettera gli farà bene. Detto tra noi, si sente perseguitato. A volte mi preoccupa un po'. 4 maggio 1949: "Qui la questione è a un punto critico. Cosa possiamo sperare? E' già molto bello essere riusciti a guadagnare 5 mesi! La soluzione è in vista, ma quale? [L'unica cosa certa è che rifiuta decisamente di correre il rischio di andare in Francia per essere condannato; pessimista com'è, non si aspetta di essere assolto. 17 ottobre 1949: Tixier-Vignancour annuncia che la ricerca di Céline è stata interrotta: Céline può tornare in Francia! 14 novembre 1949. Tixier-Vignancour: "Questo significa che gli consiglio di tornare? No. Che ci piaccia o no, il suo processo sarà clamoroso per la personalità di Céline e anche per la mia, posso dirlo senza falsa modestia [...] Insomma, è meglio che il nostro amico si lasci giudicare per difetto e aspetti tempi migliori... ecc. 29 gennaio 1951, Tixier-Vignancour a Céline: "Sei stato condannato a un anno di prigione dalla Corte di Giustizia"... - Copenaghen, 7 aprile 1951, lettera del pastore LOCHEN a Céline, riguardante la sua registrazione e un eventuale lasciapassare Decisioni, conclusioni del processo, denunce di opposizione alla sentenza, citazione dell'ufficiale giudiziario, avviso di ricevimento della lettera che pronuncia l'amnistia di Céline, n. di Le Libertaire (13.I.1950) con un'inchiesta sul processo Céline, ecc. Denuncia contro la casa editrice Froissart. Pierre Monnier, un giovane ammiratore di Céline, convinse l'editore Charles Frémanger a ripubblicare Voyage au bout de la nuit sotto il nome di Éditions Jean Froissart, ma l'affare andò male. - Pierre MONNIER, 2 l.a.s. a Tixier-Vignancour. 31 maggio 1951, che spiega la situazione: Frémanger ha pubblicato il Voyage senza contratto, accontentandosi di uno scambio di lettere; ma quando Denoël reagisce, Céline si accorge che il suo nuovo editore non gli ha pagato i diritti d'autore. Il 1° novembre 1951, l'avvocato ha ottenuto i dati di vendita. - Charles FRÉMANGER, 3 l.s. a Céline, in Danimarca. 19 dicembre 1948, proponendo una nuova edizione del Voyage, sia clandestina in Francia, sia normale in Belgio, con un "progetto di contratto, serio"... 3 agosto 1949: 15 giorni dopo l'uscita delle prime copie de Le Voyage, Denoël comincia a

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