Null ANGELO CAMPANELLA (1746-1811), INCISORE 

ANTON RAFAEL MENGS (1728-1779) E …
Descrizione

ANGELO CAMPANELLA (1746-1811), INCISORE ANTON RAFAEL MENGS (1728-1779) E ANTON VON MARON (1733-1808) Serie di tre stampe su dodici pubblicate dall'architetto Camillo Buti che rappresentano gli affreschi della Villa Negroni-Montalto, opera di Anton Raphael Mengs (1728-1779) e di suo cognato Anton Von Maron (1733-1808). Guazzo su linee incise. - Adone a caccia - ? - Minerva davanti a un trofeo La Villa Negroni, risalente al II secolo, è stata scavata a Roma nel 1777, riportando alla luce le pitture murali pompeiane, meravigliosamente ben conservate. Gli affreschi furono acquistati e depositati dal mercante inglese Henry Tresham ma andarono perduti, così come la villa, che fu distrutta. Solo le incisioni di Cam-panella, su modelli di Anton Raphael Mengs e del cognato Anton von Maron, ci permettono di apprezzare le decorazioni murali. Questi fogli furono pubblicati dall'architetto Camillo Buti con il titolo "Picturae parietinae inter Esquilias et Viminaelm collem superiori anno detectae" tra il 1778 e il 1793 per documentazione e ispirazione grafica. Le decorazioni di Villa Negroni furono una diretta ispirazione per la sala pompeiana di Lord Bristol a Ickworth House nel Suffolk. Una serie di queste tavole si trova nelle collezioni del Victoria & Albert Museum e un'altra al British Museum. - Hetty Joyce, "Gli antichi affreschi di Villa Negroni e la loro influenza nei secoli VIII e XIX", The Art Bul-letin (1983): LXV,3, pp.423-440

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ANGELO CAMPANELLA (1746-1811), INCISORE ANTON RAFAEL MENGS (1728-1779) E ANTON VON MARON (1733-1808) Serie di tre stampe su dodici pubblicate dall'architetto Camillo Buti che rappresentano gli affreschi della Villa Negroni-Montalto, opera di Anton Raphael Mengs (1728-1779) e di suo cognato Anton Von Maron (1733-1808). Guazzo su linee incise. - Adone a caccia - ? - Minerva davanti a un trofeo La Villa Negroni, risalente al II secolo, è stata scavata a Roma nel 1777, riportando alla luce le pitture murali pompeiane, meravigliosamente ben conservate. Gli affreschi furono acquistati e depositati dal mercante inglese Henry Tresham ma andarono perduti, così come la villa, che fu distrutta. Solo le incisioni di Cam-panella, su modelli di Anton Raphael Mengs e del cognato Anton von Maron, ci permettono di apprezzare le decorazioni murali. Questi fogli furono pubblicati dall'architetto Camillo Buti con il titolo "Picturae parietinae inter Esquilias et Viminaelm collem superiori anno detectae" tra il 1778 e il 1793 per documentazione e ispirazione grafica. Le decorazioni di Villa Negroni furono una diretta ispirazione per la sala pompeiana di Lord Bristol a Ickworth House nel Suffolk. Una serie di queste tavole si trova nelle collezioni del Victoria & Albert Museum e un'altra al British Museum. - Hetty Joyce, "Gli antichi affreschi di Villa Negroni e la loro influenza nei secoli VIII e XIX", The Art Bul-letin (1983): LXV,3, pp.423-440

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