Null Camille Saglio (Strasburgo, 1804 - Parigi, 1889)

Vista sui dintorni di Rom…
Descrizione

Camille Saglio (Strasburgo, 1804 - Parigi, 1889) Vista sui dintorni di Roma Olio su tela 130 x 96,5 cm Firmato in basso a destra e datato 1848 Nella sua bella cornice dorata originale Rare sono le opere di questo notevole paesaggista di cui il Museo Rolin di Autun conserva una bella Veduta realizzata a Civita Castellana. Camille Saglio apparteneva a una brillante dinastia alsaziana, fondata nel XVIII secolo da un imprenditore lombardo, che comprendeva industriali, scienziati di fama, artisti, un curatore delle antichità del Louvre, ecc. Lo stesso Camille Saglio era direttore di due zuccherifici. Impara a dipingere a Düsseldorf da Wilhelm Schirmer, prima di diventare allievo di Camille Roqueplan a Parigi. Dal 1839 al 1875 espone al Salon di Parigi numerosi paesaggi della Francia e dell'Italia. La maestosa composizione del nostro dipinto, tutta in finezza e chiarezza, riflette gli ultimi momenti del paesaggio classico, immerso nella luce dell'Italia. La costruzione è rigorosa, la colorazione limpida, la tecnica impeccabile ma sensibile. Lontano dalle umide foreste di Barbizon, l'opera si inserisce in un movimento incarnato contemporaneamente dai fratelli Achille e Léon Bénouville e dal genero di Saglio, Alfred de Curzon.

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Camille Saglio (Strasburgo, 1804 - Parigi, 1889) Vista sui dintorni di Roma Olio su tela 130 x 96,5 cm Firmato in basso a destra e datato 1848 Nella sua bella cornice dorata originale Rare sono le opere di questo notevole paesaggista di cui il Museo Rolin di Autun conserva una bella Veduta realizzata a Civita Castellana. Camille Saglio apparteneva a una brillante dinastia alsaziana, fondata nel XVIII secolo da un imprenditore lombardo, che comprendeva industriali, scienziati di fama, artisti, un curatore delle antichità del Louvre, ecc. Lo stesso Camille Saglio era direttore di due zuccherifici. Impara a dipingere a Düsseldorf da Wilhelm Schirmer, prima di diventare allievo di Camille Roqueplan a Parigi. Dal 1839 al 1875 espone al Salon di Parigi numerosi paesaggi della Francia e dell'Italia. La maestosa composizione del nostro dipinto, tutta in finezza e chiarezza, riflette gli ultimi momenti del paesaggio classico, immerso nella luce dell'Italia. La costruzione è rigorosa, la colorazione limpida, la tecnica impeccabile ma sensibile. Lontano dalle umide foreste di Barbizon, l'opera si inserisce in un movimento incarnato contemporaneamente dai fratelli Achille e Léon Bénouville e dal genero di Saglio, Alfred de Curzon.

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