Null Attribuito a Francesco BOTTICINI (Firenze 1446 - 1498)



Sacra Conversazio…
Descrizione

Attribuito a Francesco BOTTICINI (Firenze 1446 - 1498) Sacra Conversazione: la Vergine e il Bambino tra i santi Lorenzo, Nicola, Sebastiano e San Rocco Pannello rinforzato inserito in un'asta. Altezza: 133,5 cm Larghezza: 127 cm (Danni e parti mancanti, vecchi restauri). Nota dell'esperto : Pannello devozionale. Pittura a tecnica mista su pannello di legno circondata da una moderna cornice metallica. Su uno sfondo di cielo azzurro, la Vergine in trono che tiene in grembo il Bambino nudo, siede al centro della composizione davanti a un'architettura monumentale in composizione di fronte a una monumentale architettura rinascimentale. Ai lati del trono, il Quattro santi stanno ai lati del trono. Questa composizione ricorda le grandi pitture d'altare unificate, che che ebbero grande successo a Firenze per tutto il XV secolo. Si trova in diverse opere di Francesco Botticini, tra cui la tavola attualmente in deposito a Pratovecchio e quella conservata al Musée Museo Jacquemart André di Parigi datato 1471 (cfr. L. Venturini, Francesco Botticini, Firenze 1994, figg. 6, 21). Dobbiamo rendere merito a questo artista per la nostra Sacra Conversazione, che appare qui per la prima volta ed è priva di qualsiasi menzione critica. Questo pittore fu apprendista a Firenze presso Neri di Bicci nell'ottobre del 1459, prima di essere influenzato successivamente da Andrea Verrocchio e poi da Botticelli (cfr. F. Petrucci in La Pittura in Italia, Il Quattrocento, vol.II, p. 590). La conferma di questa attribuzione si trova nella composizione, nella statura delle figure sacre con la loro imponente plasticità e nel modo un po' rigido di descrivere i disegni. il modo un po' rigido di descrivere i panneggi che cadono a terra in pieghe scomposte. Una nota personale, molto accattivante, sta nell'atteggiamento capriccioso dei bambini di Botticini, bambini paffuti e irrequieti che, qui, con il suo bambini che qui, con il loro cipiglio, tentano un dialogo con i fedeli. Un confronto più preciso tra San Nicola e il santo vescovo sul lato sinistro di un piccolo trittico oggi conservato ad Avignone e collocata intorno al 1470, conferma la nostra attribuzione (cfr. M. Laclotte, E. Moench, Peinture italienne, Musée du Petit Palais, Avignone 2005, p.83, n.55). È in questo stesso periodo che dovremmo probabilmente collocare questo Sainte Conversation, che fu probabilmente commissionata da una confraternita religiosa le cui "orationes" dovevano chiedere aiuto e protezione ai due santi "antipeste" Sebstian e Roch. Esperto : mobile Turquin rif. n° 22.513

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Attribuito a Francesco BOTTICINI (Firenze 1446 - 1498) Sacra Conversazione: la Vergine e il Bambino tra i santi Lorenzo, Nicola, Sebastiano e San Rocco Pannello rinforzato inserito in un'asta. Altezza: 133,5 cm Larghezza: 127 cm (Danni e parti mancanti, vecchi restauri). Nota dell'esperto : Pannello devozionale. Pittura a tecnica mista su pannello di legno circondata da una moderna cornice metallica. Su uno sfondo di cielo azzurro, la Vergine in trono che tiene in grembo il Bambino nudo, siede al centro della composizione davanti a un'architettura monumentale in composizione di fronte a una monumentale architettura rinascimentale. Ai lati del trono, il Quattro santi stanno ai lati del trono. Questa composizione ricorda le grandi pitture d'altare unificate, che che ebbero grande successo a Firenze per tutto il XV secolo. Si trova in diverse opere di Francesco Botticini, tra cui la tavola attualmente in deposito a Pratovecchio e quella conservata al Musée Museo Jacquemart André di Parigi datato 1471 (cfr. L. Venturini, Francesco Botticini, Firenze 1994, figg. 6, 21). Dobbiamo rendere merito a questo artista per la nostra Sacra Conversazione, che appare qui per la prima volta ed è priva di qualsiasi menzione critica. Questo pittore fu apprendista a Firenze presso Neri di Bicci nell'ottobre del 1459, prima di essere influenzato successivamente da Andrea Verrocchio e poi da Botticelli (cfr. F. Petrucci in La Pittura in Italia, Il Quattrocento, vol.II, p. 590). La conferma di questa attribuzione si trova nella composizione, nella statura delle figure sacre con la loro imponente plasticità e nel modo un po' rigido di descrivere i disegni. il modo un po' rigido di descrivere i panneggi che cadono a terra in pieghe scomposte. Una nota personale, molto accattivante, sta nell'atteggiamento capriccioso dei bambini di Botticini, bambini paffuti e irrequieti che, qui, con il suo bambini che qui, con il loro cipiglio, tentano un dialogo con i fedeli. Un confronto più preciso tra San Nicola e il santo vescovo sul lato sinistro di un piccolo trittico oggi conservato ad Avignone e collocata intorno al 1470, conferma la nostra attribuzione (cfr. M. Laclotte, E. Moench, Peinture italienne, Musée du Petit Palais, Avignone 2005, p.83, n.55). È in questo stesso periodo che dovremmo probabilmente collocare questo Sainte Conversation, che fu probabilmente commissionata da una confraternita religiosa le cui "orationes" dovevano chiedere aiuto e protezione ai due santi "antipeste" Sebstian e Roch. Esperto : mobile Turquin rif. n° 22.513

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