Null Font Alfonso/Les robinsons de la terre/De bannelingen van de aarde. Coperti…
Descrizione

Font Alfonso/Les robinsons de la terre/De bannelingen van de aarde. Copertina originale della storia n°8 "Le robot de l'épouvante" della serie pubblicata su Pif Gadget nel 1979. Inchiostro di china e acquerello. Lavoro di qualità. Raro. Telaio con vetro incluso: 42 X 48 cm Mentre vagano ancora nelle vaste foreste di Thula, i 3 assiani e Tanou hanno poche speranze di lasciare il satellite o di sfuggire agli uomini del tiranno Zorca. Una temibile macchina da guerra viene inviata a caccia dei fuggitivi, un Detectodor. Si tratta di un terribile e distruttivo robot-felino, molto potente e programmato per annientarli... Alfonso Font è un fumettista di origine spagnola e catalana, nato nel 1946 a Barcellona. È stato allievo di Hugo Pratt, con il quale ha lavorato nello studio. Tra il 1975 e il 1977 disegna Sandberg Père et Fils per Pif Gadget. Con lo sceneggiatore Solet e il collega spagnolo Carlos Gimenez, ha disegnato i fascicoli del mistero. In seguito intraprende con Roger Lecureux e per tre anni "Les Robinsons de la Terre", una serie futuristica pubblicata ancora da Pif, di cui solo un albo è stato pubblicato da Vaillant. Negli anni Ottanta il suo lavoro matura: i personaggi di "Clarke e Kubrick" appaiono per la prima volta in vari giornali spagnoli e in Circus. La sua passione per la SF lo ha portato a creare "Il prigioniero delle stelle", una serie fantastica in cui uno smemorato manipolato scopre la verità con l'aiuto di una bella ribelle. Troviamo Alfonso Font in compagnia dell'amico Patrick Cothias sulla rivista "Circus", nella serie "Alise et les Argonautes", una favola su un mondo fatto di manipolati e manipolatori (due album pubblicati da Glénat). Per la rivista Pilote e Charlier ha creato "Elle s'appelle taxi". Alfonso Font affronta il difficile lavoro di giornalista investigativo con le avventure di una bella reporter. Due album di questa serie sono stati pubblicati da Vaisseau d'Argent e uno da Dargaud. Le sue ultime opere sono in spagnolo e in italiano. Sulla serie "Tex" ha disegnato un albo Géant e un "Almanacco Tex" per Sergio Bonelli.

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Font Alfonso/Les robinsons de la terre/De bannelingen van de aarde. Copertina originale della storia n°8 "Le robot de l'épouvante" della serie pubblicata su Pif Gadget nel 1979. Inchiostro di china e acquerello. Lavoro di qualità. Raro. Telaio con vetro incluso: 42 X 48 cm Mentre vagano ancora nelle vaste foreste di Thula, i 3 assiani e Tanou hanno poche speranze di lasciare il satellite o di sfuggire agli uomini del tiranno Zorca. Una temibile macchina da guerra viene inviata a caccia dei fuggitivi, un Detectodor. Si tratta di un terribile e distruttivo robot-felino, molto potente e programmato per annientarli... Alfonso Font è un fumettista di origine spagnola e catalana, nato nel 1946 a Barcellona. È stato allievo di Hugo Pratt, con il quale ha lavorato nello studio. Tra il 1975 e il 1977 disegna Sandberg Père et Fils per Pif Gadget. Con lo sceneggiatore Solet e il collega spagnolo Carlos Gimenez, ha disegnato i fascicoli del mistero. In seguito intraprende con Roger Lecureux e per tre anni "Les Robinsons de la Terre", una serie futuristica pubblicata ancora da Pif, di cui solo un albo è stato pubblicato da Vaillant. Negli anni Ottanta il suo lavoro matura: i personaggi di "Clarke e Kubrick" appaiono per la prima volta in vari giornali spagnoli e in Circus. La sua passione per la SF lo ha portato a creare "Il prigioniero delle stelle", una serie fantastica in cui uno smemorato manipolato scopre la verità con l'aiuto di una bella ribelle. Troviamo Alfonso Font in compagnia dell'amico Patrick Cothias sulla rivista "Circus", nella serie "Alise et les Argonautes", una favola su un mondo fatto di manipolati e manipolatori (due album pubblicati da Glénat). Per la rivista Pilote e Charlier ha creato "Elle s'appelle taxi". Alfonso Font affronta il difficile lavoro di giornalista investigativo con le avventure di una bella reporter. Due album di questa serie sono stati pubblicati da Vaisseau d'Argent e uno da Dargaud. Le sue ultime opere sono in spagnolo e in italiano. Sulla serie "Tex" ha disegnato un albo Géant e un "Almanacco Tex" per Sergio Bonelli.

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