Null ÉON (Charles Geneviève Louis Auguste Timothée de Beaumont, chevalier d'). N…
Descrizione

ÉON (Charles Geneviève Louis Auguste Timothée de Beaumont, chevalier d'). Nota autografa. 1 p. in-8, montato in testa a un volume manoscritto in folio. "Anche se il mio sacrificio non è volontario, mi sto abituando a questo sacrificio che mi libera da tanti dolori, problemi, cure, ansie e difficoltà, e mi rende partecipe di una tranquillità e di una felicità che non saranno più suscettibili né di fine né di cambiamento. Cosa, o mio Dio, non è addolcito da una simile speranza? Non dovremmo forse sacrificare senza esitazione alla nostra salvezza i beni, la fortuna, gli onori, i piaceri e tutto ciò che abbiamo di più prezioso? La mia condotta presente e futura è assolutamente regolata dall'ordine della legge. Quante considerazioni insieme mi allontanano dal mondo, mi costringono a cambiare vita, mi allontanano dal tumulto e dal rumore in cui è così difficile riconoscersi. TRAVESTITO E DIPLOMATO DI LOUIS XV, LO STRAVAGANTE CHEVALIER D'ÉON (1728-1810), fu dapprima impiegato a San Pietroburgo, nel 1755, come agente del Segreto del Re, poi nel 1756 come segretario dell'ambasciatore, duca di Nivernais. Seguì quest'ultimo a Londra nel 1762, sempre come segretario d'ambasciata, per assisterlo nelle trattative di pace con l'Inghilterra, e fu lui a riportare a Luigi XV la ratifica del trattato di pace - il re lo premiò con il titolo di ministro plenipotenziario. Nello stesso anno, tuttavia, lo Chevalier d'Éon si arrabbiò con il successore del Duca, il Comte de Guerchy, al quale rifiutò di consegnare documenti diplomatici segreti che avrebbero potuto compromettere la Francia agli occhi dell'Inghilterra. Da un lato, accusò il conte di volerlo far assassinare, dando vita a un enorme scandalo pubblico, dall'altro chiese a Versailles del denaro per restituire i documenti. Allo stesso tempo, a partire dal 1769, iniziò a essere conosciuto per il suo comportamento eccentrico, in particolare per il fatto che si travestiva e si faceva chiamare "Chevalière d'Éon". Dopo una trattativa con Beaumarchais, da lui incaricato, nel 1777 accettò di restituire le carte che conservava e fu autorizzato a tornare in Francia, ma si presentò a Corte vestito da donna. Rovinato dalla Rivoluzione, sopravvive dando lezioni di scherma femminile, e termina la sua vita emigrando a Londra in grandi difficoltà economiche. LO CHEVALIER D'ÉON È SERVITO DA MODELLO PER IL PERSONAGGIO DI CHERUBINO DI BEAUMARCHAIS NELLE NOZZE DI FIGARO. Il manoscritto in testa al quale è stato montato il foglio autografo è una copia delle 28 PRIME "MEDITAZIONI" DEL DUCA DI MAINE, Louis-Auguste de Bourbon (1670-1736), dedicate al Discorso della Montagna (192 pp., pergamena avorio bradel, macchie). Una prima nota manoscritta attribuisce erroneamente l'intero manoscritto rilegato al Cavaliere d'Éon: "Extrait des méditations tirées du cerveau de la chevalière d'Éon, en retraite à l'abbaye royale des dames Hautes-Bruyères, près Saint-Hubert à quatre lieues de Versailles en 1778". Durante i suoi ritiri monastici, lo Chevalier d'Éon faceva copiare opere di pietà per la sua riflessione: forse questo manoscritto era una di queste.

ÉON (Charles Geneviève Louis Auguste Timothée de Beaumont, chevalier d'). Nota autografa. 1 p. in-8, montato in testa a un volume manoscritto in folio. "Anche se il mio sacrificio non è volontario, mi sto abituando a questo sacrificio che mi libera da tanti dolori, problemi, cure, ansie e difficoltà, e mi rende partecipe di una tranquillità e di una felicità che non saranno più suscettibili né di fine né di cambiamento. Cosa, o mio Dio, non è addolcito da una simile speranza? Non dovremmo forse sacrificare senza esitazione alla nostra salvezza i beni, la fortuna, gli onori, i piaceri e tutto ciò che abbiamo di più prezioso? La mia condotta presente e futura è assolutamente regolata dall'ordine della legge. Quante considerazioni insieme mi allontanano dal mondo, mi costringono a cambiare vita, mi allontanano dal tumulto e dal rumore in cui è così difficile riconoscersi. TRAVESTITO E DIPLOMATO DI LOUIS XV, LO STRAVAGANTE CHEVALIER D'ÉON (1728-1810), fu dapprima impiegato a San Pietroburgo, nel 1755, come agente del Segreto del Re, poi nel 1756 come segretario dell'ambasciatore, duca di Nivernais. Seguì quest'ultimo a Londra nel 1762, sempre come segretario d'ambasciata, per assisterlo nelle trattative di pace con l'Inghilterra, e fu lui a riportare a Luigi XV la ratifica del trattato di pace - il re lo premiò con il titolo di ministro plenipotenziario. Nello stesso anno, tuttavia, lo Chevalier d'Éon si arrabbiò con il successore del Duca, il Comte de Guerchy, al quale rifiutò di consegnare documenti diplomatici segreti che avrebbero potuto compromettere la Francia agli occhi dell'Inghilterra. Da un lato, accusò il conte di volerlo far assassinare, dando vita a un enorme scandalo pubblico, dall'altro chiese a Versailles del denaro per restituire i documenti. Allo stesso tempo, a partire dal 1769, iniziò a essere conosciuto per il suo comportamento eccentrico, in particolare per il fatto che si travestiva e si faceva chiamare "Chevalière d'Éon". Dopo una trattativa con Beaumarchais, da lui incaricato, nel 1777 accettò di restituire le carte che conservava e fu autorizzato a tornare in Francia, ma si presentò a Corte vestito da donna. Rovinato dalla Rivoluzione, sopravvive dando lezioni di scherma femminile, e termina la sua vita emigrando a Londra in grandi difficoltà economiche. LO CHEVALIER D'ÉON È SERVITO DA MODELLO PER IL PERSONAGGIO DI CHERUBINO DI BEAUMARCHAIS NELLE NOZZE DI FIGARO. Il manoscritto in testa al quale è stato montato il foglio autografo è una copia delle 28 PRIME "MEDITAZIONI" DEL DUCA DI MAINE, Louis-Auguste de Bourbon (1670-1736), dedicate al Discorso della Montagna (192 pp., pergamena avorio bradel, macchie). Una prima nota manoscritta attribuisce erroneamente l'intero manoscritto rilegato al Cavaliere d'Éon: "Extrait des méditations tirées du cerveau de la chevalière d'Éon, en retraite à l'abbaye royale des dames Hautes-Bruyères, près Saint-Hubert à quatre lieues de Versailles en 1778". Durante i suoi ritiri monastici, lo Chevalier d'Éon faceva copiare opere di pietà per la sua riflessione: forse questo manoscritto era una di queste.

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