Null RICHELIEU (Armand-Jean Du Plessis de). Lettera firmata "le card. De Richeli…
Descrizione

RICHELIEU (Armand-Jean Du Plessis de). Lettera firmata "le card. de Richelieu" a Jacques de Belle d'Aspremont, governatore di Casteldelfino ("Chasteaudauphin"). Pinerolo ("Pignerol", nel Piemonte italiano), 4 aprile 1630. 1 p. in-folio, indirizzo al dorso, timbri armoriali in cera rossa con tracce di laghi di seta. Il cardinale de Richelieu si adoperò con determinazione per aprire "porte" nelle frontiere con le potenze confinanti con la Francia, al fine di facilitare gli interventi destinati a fermare l'avanzata della Spagna in Europa. Ciò significava conquistare e poi tenere le roccaforti in Germania (come Brisach), ma anche in Piemonte (Châteaudauphin, Pignerol, Casal), dove si intendeva tagliare la via di comunicazione da Genova a Milano. Poiché il duca Carlo Emanuele I di Savoia aveva deciso di allearsi con la Spagna, Richelieu e Luigi XIII avviarono nel 1639 delle operazioni militari in Piemonte, che portarono alla presa di Pignerol, Casal e Torino nel marzo 1630. Le ostilità, tuttavia, non cessarono contro le truppe spagnole del genovese Ambrogio Spínola fino alla firma del Trattato di Cherasco nel 1631. "Ho ricevuto la vostra lettera, in risposta alla quale non ho nient'altro da dirvi se non che SE POTETE ENTRARE SICURAMENTE NEL FORTE DI ST-PIERRE [attualmente Sampeyre, a valle di Casteldelfino in Val Varaita] con le truppe che potete raccogliere nelle valli, Sarò molto felice, ma vi prego di non tentare nulla se non credete di prevalere, e di continuare a fare buona guardia ai passaggi del Delfinato affinché nessuno passi, e di informarmi di ciò che apprenderete di importante per il servizio del re... " Situata in Val Varaita, nel Piemonte italiano, la località di Casteldelfino (Châteaudauphin) era sotto il controllo del Delfinato dal XIV secolo e rimase francese fino al 1713. Il villaggio di Sampeyre (qui "Saint-Pierre"), situato poco a valle, era invece nelle terre dei duchi di Savoia.

RICHELIEU (Armand-Jean Du Plessis de). Lettera firmata "le card. de Richelieu" a Jacques de Belle d'Aspremont, governatore di Casteldelfino ("Chasteaudauphin"). Pinerolo ("Pignerol", nel Piemonte italiano), 4 aprile 1630. 1 p. in-folio, indirizzo al dorso, timbri armoriali in cera rossa con tracce di laghi di seta. Il cardinale de Richelieu si adoperò con determinazione per aprire "porte" nelle frontiere con le potenze confinanti con la Francia, al fine di facilitare gli interventi destinati a fermare l'avanzata della Spagna in Europa. Ciò significava conquistare e poi tenere le roccaforti in Germania (come Brisach), ma anche in Piemonte (Châteaudauphin, Pignerol, Casal), dove si intendeva tagliare la via di comunicazione da Genova a Milano. Poiché il duca Carlo Emanuele I di Savoia aveva deciso di allearsi con la Spagna, Richelieu e Luigi XIII avviarono nel 1639 delle operazioni militari in Piemonte, che portarono alla presa di Pignerol, Casal e Torino nel marzo 1630. Le ostilità, tuttavia, non cessarono contro le truppe spagnole del genovese Ambrogio Spínola fino alla firma del Trattato di Cherasco nel 1631. "Ho ricevuto la vostra lettera, in risposta alla quale non ho nient'altro da dirvi se non che SE POTETE ENTRARE SICURAMENTE NEL FORTE DI ST-PIERRE [attualmente Sampeyre, a valle di Casteldelfino in Val Varaita] con le truppe che potete raccogliere nelle valli, Sarò molto felice, ma vi prego di non tentare nulla se non credete di prevalere, e di continuare a fare buona guardia ai passaggi del Delfinato affinché nessuno passi, e di informarmi di ciò che apprenderete di importante per il servizio del re... " Situata in Val Varaita, nel Piemonte italiano, la località di Casteldelfino (Châteaudauphin) era sotto il controllo del Delfinato dal XIV secolo e rimase francese fino al 1713. Il villaggio di Sampeyre (qui "Saint-Pierre"), situato poco a valle, era invece nelle terre dei duchi di Savoia.

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