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Descrizione

[NAPOLEONE I]. DESCHAMPS, Mme Pierre. Manoscritto autografo che riporta le memorie del suo esilio volontario all'isola d'Elba con Napoleone I. 1839. 44 pp. in-4 (35 sono spillate, i fogli introduttivi sono molto fragili con piccole perdite ai margini). Graffi e correzioni. Interessante ricordo della moglie di Pierre Deschamps, colonnello, quadrista del palazzo dell'Imperatore nel 1806 e poi Cavaliere dell'Impero nel 1812. La coppia aveva seguito volontariamente Napoleone in esilio all'isola d'Elba nel 1814, per fedeltà. Racconta gli ultimi giorni dell'imperatore in Francia e il loro esilio volontario. "Ogni volta che ho avuto l'onore di avvicinarmi a Sua Maestà l'Imperatore Napoleone sono rimasto incantato. Il suo portamento nobile, i suoi modi aggraziati, il suo sorriso amabilissimo, le scintille di arguzia che sprizzavano dai suoi occhi e che conferivano alla sua bella fisionomia un fascino inesprimibile, soprattutto quando aveva ricevuto notizie della sua amata moglie, la sua buona Louise, come la chiamava [...]. Eravamo così felici in questo esilio [...]". Si allega una trascrizione dattiloscritta (con errori) della maggior parte del suddetto manoscritto.

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[NAPOLEONE I]. DESCHAMPS, Mme Pierre. Manoscritto autografo che riporta le memorie del suo esilio volontario all'isola d'Elba con Napoleone I. 1839. 44 pp. in-4 (35 sono spillate, i fogli introduttivi sono molto fragili con piccole perdite ai margini). Graffi e correzioni. Interessante ricordo della moglie di Pierre Deschamps, colonnello, quadrista del palazzo dell'Imperatore nel 1806 e poi Cavaliere dell'Impero nel 1812. La coppia aveva seguito volontariamente Napoleone in esilio all'isola d'Elba nel 1814, per fedeltà. Racconta gli ultimi giorni dell'imperatore in Francia e il loro esilio volontario. "Ogni volta che ho avuto l'onore di avvicinarmi a Sua Maestà l'Imperatore Napoleone sono rimasto incantato. Il suo portamento nobile, i suoi modi aggraziati, il suo sorriso amabilissimo, le scintille di arguzia che sprizzavano dai suoi occhi e che conferivano alla sua bella fisionomia un fascino inesprimibile, soprattutto quando aveva ricevuto notizie della sua amata moglie, la sua buona Louise, come la chiamava [...]. Eravamo così felici in questo esilio [...]". Si allega una trascrizione dattiloscritta (con errori) della maggior parte del suddetto manoscritto.

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