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CARTIER-BRESSON HENRI (1908-2004). Ultimi giorni del Kuomintang, Pechino, …
Descrizione

CARTIER-BRESSON HENRI (1908-2004). Ultimi giorni del Kuomintang, Pechino, Cina, dicembre 1948. Al mattino presto, nella Città Proibita, si radunano diecimila nuove reclute per formare un reggimento nazionalista. Stampa fotografica in argento del 1948 circa, 2 diversi timbri del fotografo sul retro oltre a un testo dattiloscritto su un'etichetta e annotazioni a matita, 1948, dimensioni 20,2 x 16,6 cm, un certificato firmato della Fondazione Henri Cartier-Bresson accompagna l'opera. Piccola perdita sul bordo inferiore, per il resto ottime condizioni. Il 25 novembre 1948, Henri Cartier-Bresson fu incaricato dalla rivista Life di realizzare un reportage sugli "ultimi giorni di Pechino" prima dell'arrivo delle truppe maoiste. Arrivò per quindici giorni e rimase per dieci mesi, soprattutto nei dintorni di Shanghai, assistendo alla caduta della città di Nanchino, controllata dal Kuomintang, per poi essere costretto a rimanere a Shanghai sotto il controllo comunista per quattro mesi e lasciare la Cina pochi giorni prima della proclamazione della Repubblica Popolare Cinese il 1° ottobre 1949.

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CARTIER-BRESSON HENRI (1908-2004). Ultimi giorni del Kuomintang, Pechino, Cina, dicembre 1948. Al mattino presto, nella Città Proibita, si radunano diecimila nuove reclute per formare un reggimento nazionalista. Stampa fotografica in argento del 1948 circa, 2 diversi timbri del fotografo sul retro oltre a un testo dattiloscritto su un'etichetta e annotazioni a matita, 1948, dimensioni 20,2 x 16,6 cm, un certificato firmato della Fondazione Henri Cartier-Bresson accompagna l'opera. Piccola perdita sul bordo inferiore, per il resto ottime condizioni. Il 25 novembre 1948, Henri Cartier-Bresson fu incaricato dalla rivista Life di realizzare un reportage sugli "ultimi giorni di Pechino" prima dell'arrivo delle truppe maoiste. Arrivò per quindici giorni e rimase per dieci mesi, soprattutto nei dintorni di Shanghai, assistendo alla caduta della città di Nanchino, controllata dal Kuomintang, per poi essere costretto a rimanere a Shanghai sotto il controllo comunista per quattro mesi e lasciare la Cina pochi giorni prima della proclamazione della Repubblica Popolare Cinese il 1° ottobre 1949.

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