ALMANACH ROYAL, année bissextile 1760.

ALMANACCO REALE, anno bisestile 1760. Parigi, Le Breton, 1760. In-8, vitello bianco, sulle tavole decorate con parti tagliate a mosaico in marocchino rosso e verde, e scomparti ricoperti di mica su un fondo di perle di vari colori su cui spiccano ornamenti d'oro e d'argento, il tutto disposto intorno a un medaglione centrale contenente uno stemma dipinto sotto mica, di due modelli diversi; pastello a mosaico e punti d'oro sul vitello bianco, roulettes e ferri dorati sulle parti in marocchino rosso e verde; dorso decorato nello stesso gusto, roulette interna, fodera e carte finali di tabis rosa, bordi dorati, cofanetto nero firmato Lobstein-Laurenchet (legatura d'epoca). Sontuosa legatura in vitello bianco decorata a mosaico con paillons sotto mica, con le armi dipinte di Flahaut de la Billarderie, probabilmente Charles-Claude, comte d'Angiviller (1730-1809), amico personale di Luigi XVI che lo nominò direttore generale dei Bâtiments du Roi nel 1774, succedendo al marchese de Marigny, fratello di Madame de Pompadour. Il conte di Angiviller incoraggiò la pittura storica e il neoclassicismo e commissionò a David il Giuramento degli Orazi. Commissionò scultori come Houdon e Pajou e nel 1771 decise di utilizzare la grande galleria del Louvre per esporre le collezioni reali, che arricchì costantemente. Nel 1791 emigrò in Danimarca, dove morì. Etichetta incisa del mercante di carta Larcher, in La Teste Noire, datata 1756, incollata su una protezione. Ex-libris Henri Beraldi (non in catalogo). Alcune parti di mosaico restaurate, sostituita la mica che protegge lo stemma, carte finali irregolari, frontespizio moderno.