3028 

RAPHY DALLÈVES (1878 Sitten 1940) Le marchand de raisins et deux valaisannes. 1908. Tempera su tela. Firmato e datato in basso a sinistra: Raphy Dallèves 1908. 54 × 186 cm (misura leggera). Provenienza: - Joseph Ribordy, Sion, acquistato direttamente dall'artista. - Collezione privata nella Svizzera occidentale, grazie ai successi di cui sopra. Raphy Dallèves proviene da una famiglia patrizia del Vallese. Suo padre era un cancelliere di Stato, sua madre, Marie Cropt, figlia del fondatore della prima scuola di legge del Vallese. Incoraggiato dai suoi insegnanti, Dallèves studia all'Académie Julian di Parigi dal 1899 al 1900 e all'Ecole des Beaux-Arts dal 1905. Tuttavia, rimase fortemente legato alla sua patria anche durante gli anni di formazione a Parigi e nel 1903 fu uno dei cofondatori della sezione Savièse della Società svizzera di scultura e pittura. Significativo per il suo sviluppo artistico fu l'incontro con l'anziano pittore vodese Ernest Biéler, che dapprima soggiornò annualmente a Savièse, un comune politico composto da diversi villaggi situati sul fianco della montagna e su un altopiano sopra i vigneti a nord di Sion, e dopo il 1900 si trasferì completamente qui. L'influenza di Biéler sui pittori locali è grande. Dallèves fu anche stimolato dalla tecnica a tempera di Biéler, a sua volta alimentata dal coinvolgimento dei due artisti vallesani con la pittura italiana del Quattrocento e con la pittura fiamminga del tardo Medioevo, ma anche debitrice del contemporaneo stile Art Nouveau. Lo stile lineare e volutamente decorativo dei dipinti di Raphy Dallève, che coprono ampie aree di colore, conferisce loro un carattere "estasiante", trascendentale e duraturo. Il suo lavoro è determinato da temi rurali e religiosi che rimangono strettamente legati alla tradizione culturale e ai costumi della regione di Savièse. Dallèves compone spesso le sue opere a partire da numerosi schizzi che disegna, tra l'altro, nella città vecchia di Sion. I suoi disegni preparatori costituiscono quindi anche una notevole documentazione etnografica della società montana del Vallese centrale. Dopo il suo ritorno definitivo, Dallèves lascia la sua patria solo raramente, a partire dal 1905, per viaggi in Italia, dove segue le orme dell'arte del Beato Angelico e di Botticelli.

zurich, Svizzera