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Cucchiaio liturgico tardo-romano in argento per Kyriakos, inizi del V secolo d.C. Cucchiaio in argento con una stretta ciotola a forma di uovo, la base della ciotola decorata con rami di palma incisi; il lungo gambo collegato alla ciotola con un disco rotondo incastonato verticalmente, la parte quadrata del gambo iscritta con "+KYPIAKO" (per Kyriakos), il resto del gambo a sezione rotonda e decorato con sottili scanalature, si assottiglia leggermente verso il terminale a balaustro. Cfr. Shelton, K.J., The Esquiline Treasure, Londra, 1981, pl.34; Riha, E. & Stern, W.B., Die Römischen Löffel aus Augst und Kaiseraugst, Basilea, 1982, voci 218-221, per la tipologia; Johns, K. e Potter, T., The Thetford Treasure, Roman jewellery and silver, Dorchester, 1983, voci 50-82, per la tipologia; Gabra, G, Coptic Monasteries, Egypt's Monastic Art and Architecture, Cairo-New York, 2002; Spier, J., Treasures of the Ferrell Collection, Wiesbaden, 2010, p.278, voci 218-222, per il tipo; Humer, F., Kremer, G., Pollhammer, E., Pülz, A., AD 313 Von Carnuntum zum Christentum, Bad Voslau, 2014, nn.338-339, per esemplari simili. 55 grammi, lunghezza 24 cm (9 1/2 in.). Ex Gorny & Mosch, 14 dicembre 2010, lotto 483 (parte). Proprietà di una signora europea. Accompagnato da copie delle relative pagine del catalogo Gorny & Mosch. Accompagnato da una relazione accademica del dottor Raffaele D'Amato. Questo lotto è stato controllato nella banca dati Interpol delle opere d'arte rubate ed è accompagnato dal certificato di ricerca n. 114496-195521. Un numero relativamente elevato di cucchiai di tipo simile, in argento, è stato rinvenuto in tesori risalenti alla fine del IV e all'inizio del V secolo e in tombe di contesto non documentato. Un tesoro molto ricco di questi oggetti è stato quello di Thetford, dove sono stati trovati cucchiai con offset zoomorfi (Johns e Potter, 1983, pp. 38 e ss. e 121 e ss.). Molti cucchiai erano presenti anche nel tesoro di Kaiseraugst della metà del IV secolo, in Svizzera, e nel tesoro dell'Esquilino a Roma (Shelton, 1981, pl.34). Questi cocleari erano inizialmente utilizzati sia nei culti pagani (santuario di Faunus, cfr. Johns e Potter, 1983, p.73) che in quelli cristiani nel tardo Impero Romano. Tuttavia, in questo particolare esemplare, il nome Kyriakos inciso rende possibile l'utilizzo nella Santa Cena.

londres, Regno Unito