Null Marcel PROUST (1871-1922) Scrittore.



Lettera autografa firmata e indiriz…
Descrizione

Marcel PROUST (1871-1922) Scrittore. Lettera autografa firmata e indirizzata alla fine di giugno 1919 a Madame Catusse, moglie del prefetto Anatole Catusse, che fu grande amica di sua madre prima di diventare la confidente e la consigliera dello scrittore per i problemi di tutti i giorni, come in questa lettera in cui le racconta del trasloco dal suo appartamento di boulevard Haussmann e della vendita di un certo numero di mobili di famiglia che lo circondavano, per trasferirsi in rue Laurent-Pichat, che lascerà anch'essa pochi mesi dopo. 8 pagine in-8 su due fogli doppi di carta filigranata "Conqueror London".

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Marcel PROUST (1871-1922) Scrittore. Lettera autografa firmata e indirizzata alla fine di giugno 1919 a Madame Catusse, moglie del prefetto Anatole Catusse, che fu grande amica di sua madre prima di diventare la confidente e la consigliera dello scrittore per i problemi di tutti i giorni, come in questa lettera in cui le racconta del trasloco dal suo appartamento di boulevard Haussmann e della vendita di un certo numero di mobili di famiglia che lo circondavano, per trasferirsi in rue Laurent-Pichat, che lascerà anch'essa pochi mesi dopo. 8 pagine in-8 su due fogli doppi di carta filigranata "Conqueror London".

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Marcel PROUST (1871-1922). Poesia autografa firmata, Prière du Marquis de Clermont-Tonnerre, [1908]; 2 pagine in-8 (piccolo lutto). Divertente poesia-pasto di Robert de Montesquiou. Fu inviata nella primavera o nell'estate del 1908 al marchese Philibert de Clermont-Tonnerre (1871-1940); fu rivelata nel 1955 dalla moglie di quest'ultimo, nata Élisabeth de Gramont, nel Bulletin de la Société des Amis de Marcel Proust. Élisabeth de Gramont, che era molto vicina a Robert de Montesquiou, pubblicò nel 1925 uno studio su Robert de Montesquiou e Marcel Proust. Questa poesia-pastiche, composta da tre quartine in alessandrini, è sottotitolata "(Imité de Robert de Montesquiou)" e firmata "(Pour copie conforme Marcel Proust)". Montesquiou aveva pubblicato la sua raccolta Prières de tous, illustrata da Madeleine Lemaire, nel 1902. Qui Proust combina i temi floreali cari al poeta delle ortensie blu e l'evocazione del suo Palais Rose con allusioni agli intimi e alle case della famiglia Clermont-Tonnerre. "Innesto le rose che fioriscono sul marmo, quelle del Paros 'scintillante' e del Carrara 'tè', E, da questi alberi rosei e biondi, Posso trarre da Hardy canzoni sconosciute! Il mio pennello fa scorrere il rinceau dell'abaco L'oro che fa camminare Cloton, così dicono! Il Trianon e Vézelay non sono altro che caserme, quando la mente li paragona al Palais Lauriston! Signore, se ti degni di ammettermi nelle Sale dove i giusti spezzeranno il pane essenziale, Che i tuoi banchi scintillino di marmo altrettanto puro! Di Glisolles e di Ancy, che il Cielo sia degno!". [Lucien Hardy-Thé era un compositore e cantante mondano; Cloton, il soprannome di Mme Gaston Legrand, nata Clotilde de Fournès. La famiglia Clermont-Tonnerre aveva un albergo al 74 di rue Lauriston e possedeva anche due castelli: Glisolles (Eure) e Ancy-le-Franc (Yonne)]. Corrispondenza, t.VIII, n°111. Essais (Bibl. de la Pléiade), p.630.