Null GRANDE CONSOLE in legno intagliato e dorato, poggiante su quattro gambe a d…
Descrizione

GRANDE CONSOLE in legno intagliato e dorato, poggiante su quattro gambe a doppia curvatura. L'ampia cintura è decorata al centro da una grande conchiglia traforata da cui pendono ghirlande di fiori alla sommità del piede. Anche i lati sono decorati con conchiglie traforate. Le gambe curve a doppia S sono decorate in alto con un ramo di alloro che termina con un terminale. Il resto del piede è punteggiato da una decorazione a foglie di palma. Il tutore a forma di X che collega le quattro gambe presenta al centro un'aquila che tiene tra gli artigli un uccello. Si può pensare che sia la rappresentazione del preambolo del mito di Leda. XVIII secolo, circa 1730. Altezza: 87 cm - Larghezza: 186 cm Profondità: 54 cm Il soggetto centrale del distanziatore è probabilmente un'illustrazione del preambolo del mito di Leda. Infatti, quando Zeus vuole unirsi a Leda, escogita lo stratagemma di chiedere ad Afrodite di trasformarsi in aquila e di fingere di inseguirlo, lui stesso trasformato in cigno. È proprio la visione del cigno attaccato dall'aquila che spinge Leda a intervenire, accogliendo tra le sue braccia il cigno, che ne approfitta per unirsi a lei. Questa consolle è una perfetta illustrazione di ciò che gli artisti degli anni Venti e Trenta del Novecento erano in grado di realizzare con un repertorio ornamentale diversificato, unito a un uso ponderato degli ajour e a un sapiente mix di curve e controcurve che conferiscono al mobile una leggerezza caratteristica del lavoro di questo periodo. L'opera di questa console è paragonabile a quella del famoso scultore Desgoullons, che lavorò per Versailles.

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GRANDE CONSOLE in legno intagliato e dorato, poggiante su quattro gambe a doppia curvatura. L'ampia cintura è decorata al centro da una grande conchiglia traforata da cui pendono ghirlande di fiori alla sommità del piede. Anche i lati sono decorati con conchiglie traforate. Le gambe curve a doppia S sono decorate in alto con un ramo di alloro che termina con un terminale. Il resto del piede è punteggiato da una decorazione a foglie di palma. Il tutore a forma di X che collega le quattro gambe presenta al centro un'aquila che tiene tra gli artigli un uccello. Si può pensare che sia la rappresentazione del preambolo del mito di Leda. XVIII secolo, circa 1730. Altezza: 87 cm - Larghezza: 186 cm Profondità: 54 cm Il soggetto centrale del distanziatore è probabilmente un'illustrazione del preambolo del mito di Leda. Infatti, quando Zeus vuole unirsi a Leda, escogita lo stratagemma di chiedere ad Afrodite di trasformarsi in aquila e di fingere di inseguirlo, lui stesso trasformato in cigno. È proprio la visione del cigno attaccato dall'aquila che spinge Leda a intervenire, accogliendo tra le sue braccia il cigno, che ne approfitta per unirsi a lei. Questa consolle è una perfetta illustrazione di ciò che gli artisti degli anni Venti e Trenta del Novecento erano in grado di realizzare con un repertorio ornamentale diversificato, unito a un uso ponderato degli ajour e a un sapiente mix di curve e controcurve che conferiscono al mobile una leggerezza caratteristica del lavoro di questo periodo. L'opera di questa console è paragonabile a quella del famoso scultore Desgoullons, che lavorò per Versailles.

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