379 

OROLOGIO FRANCESE DA DIRECTOIRE ORMOLU E PORTICO DI CARRARA DI LEPINE, 1790-1800 ca. Movimento a tamburo di otto giorni in ottone con ruota esterna di conteggio e suoneria a campana, piastra posteriore iscritta e numerata "Lepine h.ger du Roi Paris no. 4163", il quadrante in smalto bianco di Barbichon, con i giorni della settimana in viola, ore romane nere e minuti arabi e date in viola, firmato "Lepine H.ger du Roi" e "Place des Victoires no.12con lancette dell'ora dorate e traforate e lancette del calendario in acciaio, la cassa del tempio con montature in bronzo cesellato e dorato, con un'aquila sormontata da sei urne di fiori e una galleria sostenuta da colonne corinzie appese a festoni di alloro, con due figure femminili, raffiguranti la Giustizia e la Fortezza, che fiancheggiano trofei di guerra, la base a rombo con tavolette di foglie che si arrotolano e altri trofei, su una base a plinto separata alta 73 cm, larga 49 cm.3 cm di larghezza Provenienza Per fama, questo orologio apparteneva a una nobile famiglia del Nord Italia. Acquistato da Art Ancien, Via dei Coronari, Roma, 1997 circa. Collezione di Sir Jeremy Lever. Nota di catalogo Jean Antoine Lepine (1720-1814) iniziò la sua carriera di orologiaio a Ginevra, trasferendosi poi a Parigi dove fu apprendista di Andre Caron, orologiaio del re. Successivamente sposò la figlia di Caron nel 1756. Nel 1762 ricevette il titolo di maitre e poco dopo fu nominato all'ambita posizione di Horologer du Roi (Luigi XV). In seguito fu orologiaio di Luigi XVI e di Napoleone I. Operava nei locali di rue Saint-Denis e nel 1789 si trasferì al 12 di Place des Victoires. A quel punto, la gestione quotidiana dell'attività era affidata al genero Claude-Pierre Raguet-Lepine. Ci sono diversi orologi di Lepine nella collezione reale britannica e secondo C. Jagger nel suo libro "Royal Clocks: The British Monarchy and its Timekeepers", Lepine era uno degli orologiai preferiti da Giorgio IV, che notoriamente acquistò diversi orologi dalla ditta.

wiltshire, Regno Unito