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COPPIA DI FIGURATURE FRANCESI ORMOLU E LAPIS LAZULI LE BOCCE DI LAPIS INIZIO XVII SECOLO, LE FIGURE A MODO DI CLODION FINE XVIII / XIX SECOLO in forma di satiro e baccante, Entrambi con viti tra i capelli, lui con un corno e lei con un tamburello e un'anfora, ciascuno dei quali sostiene una ciotola a forma di conchiglia smerlata in lapislazzuli scolpiti; la Baccante reca il numero d'inventario "5236" (2) 36 cm di altezza.3 cm di altezza, 15,2 cm di larghezza (max) Provenienza Alfred de Rothschild (1842-1918) the Bronzina Room, Halton House, Buckinghamshire Lionel de Rothschild (1882-1942) Edmund de Rothschild (1916-2009) The Trustees of Exbury House Literature Rothschild Archive, London, Manuscript: 000/174/C/3, Christie, Manson & Woods Probate Valuation of 'The Estate of Alfred C. de Rothschild, Esq. C.V.O. Deceduto, Halton House Tring". 1918. Elencato come "Una coppia di figure in bronzo dorato, di un satiro e di una baccante, che sostengono sulle loro teste piatti a forma di conchiglia di lapislazzuli, £ 35.0.0". Nota di catalogo Queste imponenti ciotole in lapislazzuli, montate con supporti figurati in ormolu, si inseriscono nella grande tradizione degli oggetti in pietra dura destinati alle corti d'Europa. Il lapislazzuli è una roccia metamorfica di colore blu intenso, composta principalmente da lazulite con pirite dorata. Lapis è la parola latina per pietra e lazuli dal latino medievale, lazulum, che è stato preso dall'arabo e dal persiano e significa "cielo" o "paradiso", quindi "pietra del cielo". È stato apprezzato fin dall'antichità per il suo colore intenso. Già nel VII millennio a.C., il lapislazzuli veniva estratto nelle miniere di Sar-i Sang e in altre miniere dell'Afghanistan. Alla fine del Medioevo il lapislazzuli cominciò a essere esportato in Europa dove veniva macinato in polvere e trasformato in pigmento blu oltremare utilizzato da alcuni dei più importanti pittori del Rinascimento, tra cui: Masaccio, Tiziano e Vermeer. Plinio il Vecchio scrisse che il lapislazzuli è "opaco e cosparso di granelli d'oro". Poiché la pietra combina il blu del cielo e lo scintillio dorato del sole, nella tradizione ebraica antica era emblema di successo. Fu utilizzata da artigiani rinascimentali e manieristi per vasi ornamentali, come ad esempio il "Vaso Lorenzo" del Museo degli Argenti, realizzato da Bernardo Buontalenti e Giovanni Biliverta. Per ciotole o coupe a forma di conchiglia comparabili, si veda il Kunsthistoriches Museum di Vienna, inv. no. Kunstkammer, 1617, il Musee de Louvre, Parigi, inv. no. MR270 e il Museo degli Argent, Palazzo Pitti, Firenze.

wiltshire, Regno Unito