ANONYME
Orologio d'argento bifacciale con indicazione del calendario gregoriano e repubblicano
Cassa d'argento a cerniera, scanalata al centro, aperta su entrambi i lati con vetro, marchio di garanzia sul pendente.
Quadrante anteriore, smalto bianco con numeri arabi e lancette stilizzate, minuteria perlata, calendario gregoriano con indicazione di anticipo/ritardo, quadranti ausiliari per i giorni della settimana, la data e il mese.
Quadrante rovesciato, smalto bianco con lancetta unica per le ore decimali, scala dei minuti di 100 minuti, quadranti ausiliari per il calendario di 30 giorni, i giorni della settimana e i mesi del calendario rivoluzionario, tripla indicazione "DECADI 1, 2 e 3".
Movimento con carica a chiavetta, scappamento a verga, bilanciere a spirale, fusee e catena, foro per la carica a chiavetta sul quadrante anteriore.
(Crepe e parti mancanti).
Diametro 53 mm.
Peso lordo. 108,6 gr
Gli orologi che compongono i lotti 65 e 66 sono tra i rari esemplari realizzati durante la Rivoluzione francese che adottarono il nuovo sistema di calendario "repubblicano". Il calendario entrò in vigore con l'anno I nel 1792 e l'anno successivo iniziò con l'anno II il 22 settembre 1793.
Questo nuovo sistema di calendario, in reazione a quello stabilito da Papa Gregorio XIII il 15 ottobre 1582, inizia il 21 settembre e termina il 22 settembre dell'anno successivo. L'anno è diviso in 12 mesi di 30 giorni uguali ciascuno.
Ogni mese è diviso in tre parti uguali di 10 giorni ciascuna, chiamate prima, seconda e terza decade. I nomi dei giorni sono Primi, Duodi, Tridi, Quatardi, Quintidi, Sextidi, Septidi, Octidi, Nonindi, Decadi.
I nomi dei mesi sono suddivisi in base all'andamento delle stagioni: autunno (Vendémiaire, Brumaire, Frimaire), inverno (Nivôse, Pluviôse, Ventôse), primavera (Germinal, Floréal, Prairial) ed estate (Messidor, Thermidor, Fructidor).
Questi due orologi rivoluzionari utilizzano il calendario repubblicano ufficialmente in vigore in Francia fino al 1806 e che poi cesserà definitivamente di esistere, rimanendo però nei ricordi come una parentesi nella storia del tempo alla fine del Secolo dei Lumi.
