Null François-Claude, marchese di BOUILLÉ (1739-1800), generale, governatore del…
Descrizione

François-Claude, marchese di BOUILLÉ (1739-1800), generale, governatore delle Indie occidentali, organizzò la fuga da Varennes. L.A., Metz, 22 novembre 1789, al conte Arthur DILLON; 3 pagine piccole in-4. Sulla situazione nelle isole e a Metz. Dillon sperava di essere nominato al governo della Martinica e della Guadalupa, ma il marchese di Bouillé lo scoraggia e gli consiglia di rimanere nell'esercito: "Prevedo che il governo delle isole diventerà più imbarazzante che mai; non c'è dubbio che i creoli vorranno essere liberi, forse indipendenti. Se il governo francese e il commercio cercheranno di sottometterli con leggi proibitive troppo severe, il ruolo dei governatori sarà insostenibile. Non posso dirvi tutto quello che penso su questo argomento; ma solo che è impossibile che non ci sia una rivoluzione nelle nostre colonie tra non molto tempo e la sorte delle persone che hanno l'autorità sarà molto sfortunata"... Gli chiede di trasferire la sua brigata a Thionville e di aspettare gli eventi lì; nelle isole "la guerra può perdere se i coloni, sostenuti dagli inglesi, vogliono essere indipendenti". Cita la situazione a Metz: Emmery "è un diavolo". Quest'uomo ha per sé gran parte del popolo; ha messo il disordine in questa città con i suoi intrighi; il suo progetto è di diventare sindaco di Metz e di far piegare tutte le autorità davanti a lui; non mi perdona di aver impedito parte del male che voleva fare"...

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François-Claude, marchese di BOUILLÉ (1739-1800), generale, governatore delle Indie occidentali, organizzò la fuga da Varennes. L.A., Metz, 22 novembre 1789, al conte Arthur DILLON; 3 pagine piccole in-4. Sulla situazione nelle isole e a Metz. Dillon sperava di essere nominato al governo della Martinica e della Guadalupa, ma il marchese di Bouillé lo scoraggia e gli consiglia di rimanere nell'esercito: "Prevedo che il governo delle isole diventerà più imbarazzante che mai; non c'è dubbio che i creoli vorranno essere liberi, forse indipendenti. Se il governo francese e il commercio cercheranno di sottometterli con leggi proibitive troppo severe, il ruolo dei governatori sarà insostenibile. Non posso dirvi tutto quello che penso su questo argomento; ma solo che è impossibile che non ci sia una rivoluzione nelle nostre colonie tra non molto tempo e la sorte delle persone che hanno l'autorità sarà molto sfortunata"... Gli chiede di trasferire la sua brigata a Thionville e di aspettare gli eventi lì; nelle isole "la guerra può perdere se i coloni, sostenuti dagli inglesi, vogliono essere indipendenti". Cita la situazione a Metz: Emmery "è un diavolo". Quest'uomo ha per sé gran parte del popolo; ha messo il disordine in questa città con i suoi intrighi; il suo progetto è di diventare sindaco di Metz e di far piegare tutte le autorità davanti a lui; non mi perdona di aver impedito parte del male che voleva fare"...

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