Simon Nicolas Henri LINGUET (1736-1794) ardente avvocato e giornalista, ghigliottinato. 3 L.A.S. e 1 L.S., 1770-1771, alla Marchesa di CREQUY; 5 pagine e mezzo in-8 e 3 pagine in-4, un indirizzo. Una bella corrispondenza. Linguet invia al suo ammiratore le sue opere che non hanno "altro merito che un grande zelo per la verità e il bene pubblico". Parla delle "numerose angherie" a cui è sottoposto: "Non amo i miei nemici; ma cerco il riposo ancor più che la vendetta, ed è difficile passare la vita con i muscoli perennemente tesi, resistere...". Descrive un caso complesso a Compiègne, per il quale ha pubblicato una memoria. Parla della sua solitudine: "Sono schiacciato a Rennes, sono lacerato a Parigi e senza dubbio anche altrove. Per fortuna i miei cavoli e i miei carciofi mi consolano; vedendo questi preziosi ortaggi rosicchiati da bruchi e limaconi, non mi stupisco più tanto che la virtù sia trattata allo stesso modo da uomini che assomigliano a questi insetti, e che i talenti utili valgano solo come morsi...